Caos nel Ternano, sospesi due medici di famiglia senza vaccino: 2000 pazienti senza medico

Sono circa 2.000 i pazienti residenti nei territori di Terni, Amelia, Narni, San Gemini, Calvi dell’Umbria e Otricoli al momento privi di medico di medicina generale dopo la sospensione di due professionisti da parte dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di terni. Provvedimento, questo, assunto dall’organismo di categoria nell’ambito delle verifiche sul rispetto dell’obbligo vaccinale da parte dei propri iscritti. L’azienda Usl Umbria 2 riferisce che sta garantendo nell’immediato le prestazioni sanitarie assistenziali ai pazienti tramite ” l’impiego dei medici del servizio di continuità assistenziale e di tre-quattro medici di famiglia non massimalisti che si sono resi disponibili ad effettuare la sostituzione temporanea”. La direzione aziendale – ravvisata ” l’estrema urgenza” – ha inoltre pubblicato, nella serata di ieri, un avviso per il conferimento di incarichi di sostituzione di medicina generale-assistenza primaria per i distretti di Terni e Amelia-Narni, con scadenza domenica 6 febbraio alle 16″. Le domande che perverranno agli uffici dell’Usl Umbria 2 verranno messe subito in lavorazione al fine di dare stabilità, da lunedì prossimo, al servizio di assistenza primaria. Prosegue quindi l’attività di verifica dell’Ordine dei medici che consiste nell’incrociare l’anagrafe nazionale del green pass con le liste dei propri iscritti. Al momento il vaccino anti-Covid rappresenta, insieme alla laurea in medicina, un requisito indispensabile per l’iscrizione all’Ordine dei medici. Le norme prevedono che una volta accertata l’inadempienza, l’Ordine inviti il proprio iscritto a produrre, entro cinque giorni dalla ricezione della richiesta, la documentazione comprovante l’effettuazione del vaccino o l’esenzione. Decorso il termine di cinque giorni, qualora l’Ordine accerti il mancato adempimento dell’obbligo vaccinale, anche con riguardo alla dose di richiamo, è prevista la comunicazione al datore di lavoro (Usl).  Per il sanitario inadempiente è prevista la immediata sospensione dall’esercizio della professione con annotazione nel relativo albo professionale. La sospensione sarà valida fino alla eventuale comunicazione di avvenuta vaccinazione . Per il periodo di sospensione non sono dovuti né la retribuzione né altro compenso. Se il medico viene sorpreso a lavorare malgrado fosse stato sospeso dall’Ordine viene denunciato all’Autorità giudiziaria per l’ipotesi di reato di “Esercizio abusivo della professione sanitaria”. In tal senso anche i Carabinieri del Nas stanno effettuando numerosi e articolati controlli sul territorio.