Cento anni dalla nascita di don Pierino: Comunità Incontro in festa. Trecentomila giovani hanno riscoperto la vita, messaggio della premier Meloni

A 100 anni esatti dalla sua nascita, la Comunità Incontro ha ricordato il suo fondatore, don Pierino Gelmini. Le celebrazioni dell’anniversario si sono svolte ieri pomeriggio a Molino Silla di Amelia, casa madre della Comunità, alla presenza degli ospiti del percorso di recupero, anche del passato, di professionisti e operatori della struttura e di una folta rappresentanza di istituzioni, forze dell’ordine e autorità locali e nazionali. Dopo la messa officiata dal vescovo di terni, monsignor Francesco Antonio Soddu, ha fatto seguito la proiezione di un filmato dedicato a don Pierino. “La Comunità – ha detto Giampaolo Nicolasi, capostruttura e storico collaboratore di don Pierino – festeggia un grande uomo che con la sua forza di volontà ha dato vita a moltissimi giovani in tutto il mondo. A noi il compito di continuare questa grande opera che lui ha fondato: 300 mila giovani in tutto il mondo si sono avvicinati alle nostre strutture”. Don Pierino, nato a Pozzuolo Martesana (Milano), il 20 gennaio 2025, decise di dedicarsi al recupero di vittime di droga, alcol e altre dipendenze dopo l’incontro con un tossicodipendente, Alfredo Nunzi, sui gradini della chiesa di Sant’Agnese, in piazza Navona a Roma. La prima comunità venne aperta nel quartiere romano dell’Infernetto. Nel settembre del 1979 il trasferimento ad Amelia, divenuta casa madre della Comunità. Negli anni altri centri sono sorti in Spagna, Grecia, Croazia, Thailandia, Bolivia, Costa Rica. Alla Comunità di Amelia, in occasione delle celebrazioni per il 100esimo anniversario della nascita del sacerdote, è giunto anche il messaggio della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Don Pierino, ha scritto la premier, “è stato un visionario, che ha riacceso la speranza nei cuori di chi pensava di essere perduto e ha dato forma e sostanza a quella speranza fondando una delle principali comunità terapeutiche italiane”. E’ stato “un vero combattente, che non si è arreso neanche davanti alle difficoltà  e agli attacchi ricevuti”, lottando “fino all’ultimo, per il bene comune e per difendere ciò che aveva costruito”, ha aggiunto la presidente del Consiglio. Meloni ha rivolto un ringraziamento alla Comunità Incontro, ” una realtà straordinaria che non molto tempo fa ho avuto modo di abbracciare di persona, ma tutte le comunità italiane terapeutiche, gli operatori, i professionisti e i volontari che si battono per aiutare chi rimane imbrigliato nella schiavitù della droga. Perché non è vero, come qualcuno scelleratamente si ostina a dire, che la droga rende più liberi”. Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, in un messaggio, ha sottolineato come don Pierino è stato “un uomo capace con il bene di cambiare le cose, di arricchire tutti coloro che hanno incrociato la sua strada, di immaginare un futuro fatto di fratellanza, di ascolto, di partecipazione. Un futuro in cui la forza dei ragazzi che ce l’hanno fatta diventa strumento per aiutare gli altri, senza se e senza ma”. Alle celebrazioni ha partecipato anche la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti.