Covid, epidemiologo Fabrizio Stracci: sottostimato incremento dei contagi in Umbria. Difficoltà nel tracciamento dei casi
In Umbria si registra ” un forte incremento dei contagi” Covid e questo è “verosimilmente sottostimato per le difficoltà” del tracciamento dei casi positivi. A dirlo è il professor Fabrizio Stracci, epidemiologo dell’Università degli Studi di Perugia e componente del Comitato tecnico scientifico della Regione Umbria. Stracci, analizzando la situazione con l’Ansa, invita ” alla prudenza e a incrementare le vaccinazioni, in particolare per quanto riguarda la terza dose nelle persone a rischio, inclusi quelli guariti da una pregressa infezione di Sars-CoV-2″. Per il professor Stracci ” l’aumento di incidenza è sostenuto in larga misura dai giovani sotto i 12 anni”. Ma incrementi significativi ” si osservano anche nelle altre fasce d’età e in particolare nei giovani”. In definitiva per l’epidemiologo ” quello che si è osservato prima in altre nazioni e poi in altre regioni italiane ora interessa anche l’Umbria”. Secondo il professor Stracci la diffusione del virus ” è rimasta per un periodo sotto controllo ed è esplosa con l’aumento della circolazione del virus nella scuola, soprattutto tra i non vaccinati con meno di 12 anni”. Poi aggiunge: ” Con il passare dei mesi evidentemente cala anche il livello di copertura dei vaccini per cui il rischio di infezione aumenta anche nei vaccinati cinque mesi dopo la seconda dose. C’è poi da capire quanto sia diffusa la variante Omicron e quale ruolo abbia nel recente aumento dei casi; per questo attendiamo i risultati del sequenziamento”. Per ristabilire la protezione verso la malattia severa anche in caso di circolazione della variante Omicron , per Stracci, ” è importante fare quanto prima la terza dose di richiamo e adottare un atteggiamento prudente ricorrendo alle mascherine (meglio Ffp2) al chiuso e all’aperto almeno in luoghi affollati. Per le persone a rischio potrebbe essere consigliabile anche ridurre il numero dei contatti in ragione della elevata trasmissibilità delle varianti che circolano attualmente”.