Covid, un caso su tre è under 19: incidenza alta tra i bambini. In Umbria niente nuove vaccinazioni, no vax restano diffidenti

Quello delle ultime settimane è stato il Covid dei giovani e bambini. Nell’ultimo mese, il 31% dei casi è stato registrato negli under 19 ma nei bambini l’incidenza è doppia. Infatti, il 44% di loro ha tra i 5 e gli 11 anni, il 36% tra i 12  e i 19 anni, il 20% meno di 5 anni. Quindi l’incidenza sotto i 9 anni è quasi doppia. L’età media dei positivi oggi è di 37 anni. E’ il quadro che emerge dall’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità che, alla fine di ogni settimana, riferisce  sull’andamento della pandemia. Ci sono, inoltre, due dati molto importanti: una diminuzione delle ospedalizzazioni e un calo delle reinfezioni. Resta comunque sempre attuale il problema dei non vaccinati: il rischio di ricovero in rianimazione o di morte è 17 volte più alto tra i non immunizzati rispetto a quanti hanno ricevuto anche il booster. Dati che trovano conferma anche in Umbria come ha ricordato una settimana fa il commissario per la gestione dell’emergenza Massimo D’Angelo. ” In Umbria – ha spiegato D’Angelo –  gli ospedalizzati e i deceduti sono prevalentemente soggetti che non hanno completato il ciclo vaccinale con la terza dose, o non vaccinati. Un dato che dovrebbe far riflettere coloro che ancora non sono convinti”. Anche le due donne over 80 decedute pochi giorni fa nella nostra Regione non erano vaccinate.  Proprio per questo preoccupa il fatto che la campagna vaccinale sta segnando ultimamente il passo con ulteriori flessioni negli ultimi giorni. Chi ancora manca all’appello probabilmente non intende lasciarsi convincere. La conferma è arrivata questa mattina. Sono praticamente ferme in Umbria le nuove vaccinazioni contro il Covid, nonostante la disponibilità di dosi e i punti vaccinali aperti sul territorio. In base ai dati forniti dalla Regione, tra sabato e domenica i vaccinati con prima dose sono aumentati dello 0,0091 per cento, 67 unità, che hanno portato la copertura totale all’85%,77% della popolazione vaccinabile. Le secondo somministrazioni sono state invece 372, più o,05%, per una copertura totale dell’ 85,85%. Le terze dosi, invece, sono state 850, più 0,16%, con una percentuale del 63,01% dei residenti vaccinabili coperti. Al 27 febbraio sono disponibili 576.155 dosi. Nonostante l’obbligo vaccinale per gli over 50 e l’obbligo di green pass la campagna vaccinale frena. A ridursi sono soprattutto le nuove dosi per i bambini e quelle per gli over 50. Nel frattempo sta per arrivare il vaccino americano Novavax che potrebbe sterilizzare qualche apprensione tra chi, dopo un anno di rinvii, non ha ancora deciso di sottoporsi alle somministrazioni. Si tratta, infatti, di un vaccino a proteine ricombinanti diverso dalla tecnologia a Rna messaggero alla base di Pfizer e Moderna. Potrebbe dare una leggera spinta a ridurre il numero di non coperti neanche con una dose, visto che Novavax è destinato solo a loro perché non può essere usato per i richiami booster. E’ prematuro capire quanti indecisi verranno coinvolti, ma non ci si aspetta numeri importanti.