Danilo Baldini non parla ma si informa sulle condizioni della sorella. Gli avvocati: “non voleva ucciderla”.

Anche oggi Danilo Baldini, il 40enne di Marsciano rinchiuso nel carcere di Spoleto dopo aver sparato alla sorella, si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere. Davanti al Gip Paolo Mariotti e’ restato in silenzio , non ha risposto , si e’ solo informato delle condizioni della sorella Cristina.  Danilo e’ molto provato , debole psicologicamente e in condizioni di forte precarieta’ . Forse sta prendendo consapevolezza della gravita’ del suo gesto ed e’ preoccupato per le condizioni di Cristina.  La scelta di restare in silenzio e’ molto probabilmente dovuta ad una precisa linea difensiva con gli avvocati propensi a leggere tutta la documentazione in possesso della Procura della Repubblica. La difesa ribadisce che il loro assistito “non voleva uccidere” .  Quello che sembra ormai certo e’ che il gesto sarebbe  la conseguenza di forti dissidi in famiglia che col passare del tempo avrebbero raggiunto livelli alti. Ma soltanto Danilo , quando decidera’ di rispondere alle domande del Pubblico Ministero Patrizia Mattei, potra’ chiarire nei particolari e ricostruire quei drammatici momenti.  Cosa lo avrebbe realmente spinto ad imbracciare il fucile di caccia e sparare contro la sorella e il fidanzato.  Nel frattempo  continua a lottare per non morire Cristina, ricoverata in gravissime condizioni in rianimazione al Silvestrini di Perugia. Con il passare del tempo, pur restando gravi le sue condizioni, tra gli operatori del nosocomia perugino cresce un certo ottimismo. Il tempo che passa gioca a favore della 32eenne di San Valentino della Collina, frazione del Comune di Marsciano. La ragazza non e’ stata mai lasciata sola, accanto ci sono i genitori e tanti amici della famiglia. Anche il fidanzato, ricoverato all’inizio in ortopedia , e’ salito al piano superiore del Silvestrini dove sta la rianimazione per stare accanto alla sua Cristina.