“Dubai val bene una messa”, la svolta sostenibile della Tesei e i costi della missione. Per il Pd “una carovana di troppo”

La governatrice dell’Umbria è convinta: “il bello e il buono” dell’Umbria ha conquistato Expo 2020 di Dubai. La trasferta negli Emirati Arabi sarà ricordata anche per l’inversione di marcia della Tesei: da oggi la parola d’ordine della giunta regionale sarà “sostenibilità”. La governatrice dell’Umbria vira a sinistra ? Assolutamente no, non c’è nessun dietrofront. Però a Dubai ha capito che i consigli di Brunello Cucinelli (solo per fare un esempio) non sono da buttare, soprattutto in questo momento dove bombe e raid aerei stanno mettendo a rischio l’Europa: “l ‘Umbria dell’armonia, del bello, del buono e del dialogo può far bene al mondo”. Poi c’è un’altra cosa che ha convinto la presidente Tesei e che unisce l’Umbria con gli Emirati: l’amore per il cavallo. L’ex Sindaco di Montefalco è sicura: l’ Umbria torna da Dubai più forte e competitiva, pronta a mettere in campo una vera politica sostenibile. La notizia fa contenti i consiglieri regionali del Pd che salutano con “soddisfazione la scelta della Tesei di fare dell’Umbria un laboratorio della sostenibilità. Un ecosistema di sviluppo economico  che unisce mondo del lavoro, impresa, istituzioni, ricerca e qualità della vita”. Dopo due anni e mezzo di governo della regione arriva la svolta in grande stile, sottolineano i democratici di palazzo Cesaroni. C’è però una cosa che non va giù ai democratici: “Occorreva arrivare fino a Dubai per annunciare tutto questo, con 17 persone al seguito e rimborsi per 90 mila euro ?” Per i consiglieri del Pd, comunque, “l’esordio non è stato coerente rispetto alla svolta ecologista promossa dalla Tesei. Per una tavola rotonda della durata di due ore, a due giorni dalla chiusura dell’Expo, si è mossa fino a Dubai una carovana di persone davvero imponente, che, salvo rarissimi casi, avrebbe potuto essere ugualmente utile portando il proprio contributo dall’Umbria con l’ausilio delle tecnologie della comunicazione, senza bruciare inutilmente carburante e risorse regionali”. Per concludere: “Dubai val bene una messa, se celebrata davvero in nome della sostenibilità”.