E’ scontro nel centrodestra umbro, l’ira della Lega contro gli alleati. Il sentiero stretto di Romizi

Oggi, lunedì 7 febbraio,  le tensioni nel centrodestra umbro potrebbero riservare qualche brutto scherzo al Sindaco di Perugia Andrea Romizi. Del resto Matteo Salvini considera ormai la coalizione “sciolta come neve al sole”. Insomma caos al caos, con probabili effetti già a partire dalle prossime ore quando il consiglio comunale di Perugia sarà chiamato a votare la variante al Piano regolatore riguardante Centova dove dovrebbe sorgere un nuovo Burger King. Il rischio però è che la carne di manzo degli hamburger possa bruciarsi prima perché i consiglieri della Lega di Palazzo dei Priori potrebbero far saltare il banco. Del resto, sono passati pochi giorni dal passaggio di due consiglieri leghisti (Daniela Casaccia e Alessio Fioroni) a Forza Italia, partito guidato a livello regionale proprio dal Sindaco Romizi. Chi ha fatto cambiare così facilmente idee e opinioni ai due eletti nella lista della Lega ? Si chiedono i leghisti umbri. Più di uno è convinto che dietro ci sia stato proprio lo zampino di Romizi, con un atteggiamento “pivello” e nello stesso tempo  un pò “saccente”. In realtà c’è anche un’altra narrazione che vedrebbe nel vicepresidente della giunta regionale Roberto Morroni il regista dell’intera operazione, con l’obiettivo di rafforzare la sua presenza dentro Forza Italia in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Morroni, tra l’altro, fa riferimento a livello nazionale a Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione Territoriale. A tutto ciò va aggiunto che i rapporti con Fratelli d’Italia sono gelidi, ormai Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia sono divisi su tutto. In questo scenario di rapporti logorati si assiste ad una “emorragia” tra le fila degli amministratori locali della Lega. Infatti, pochi giorni fa è stato il consigliere comunale di Corciano, Gianluca Taburchi,  a lasciare il partito di Salvini.  ” Con grande dispiacere – ha detto il giovane Taburchi –  ma per onestà intellettuale, coerenza ed integrità morale lascio la Lega: non riconosco più il partito nel quale sono entrato”. Non si tratta di una una uscita indolore, in quanto si sta parlando di un consigliere comunale giovanissimo, per lo più capogruppo, di un comune importante come Corciano. Non va molto meglio a Terni dove il consigliere comunale Paolo Cicchini si è autosospeso dalla Lega. “Il mio è un gesto interno di protesta per sollecitare alcune questioni”, ha confessato Cicchini. Alla fine dello scorso anno era stato il vicesindaco di Todi Adriano Ruspolini a lasciare la Lega Umbria in polemica con la segreteria regionale e con alcune scelte fatte in occasione dell’emergenza sanitaria per il Covid. Il clima è rovente e la Lega teme di subire un continuo assalto da parte degli alleati. Per questo farà sentire la sua voce e non accetterà guerre di logoramento. “Se qualcuno pensa di imbrigliare la Lega per prospettive personali ha sbagliato di grosso”, fa sapere un leghista che conosce bene il pensiero del gruppo dirigente. L’ avvertimento agli alleati è chiaro: “Un conto è avere opinioni diverse e discuterne, un conto è sabotare il partito che ha fatto vincere a tutti i livelli il centrodestra in Umbria”.