Emergenza migranti, le Prefetture di Perugia e Terni pronte a individuare Cpr per i rimpatri: Tesei “Non è di nostra competenza”. Gli altri governatori la smentiscono
La macchina organizzativa è partita. Le prefetture sono al lavoro, su mandato del ministero dell’interno guidato da Matteo Piantedosi, per individuare ex caserme, edifici e luoghi da inserire nella lista da consegnare entro un mese al Viminale dove realizzare i Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) che mancano all’appello. I requisiti sono stati già definiti: lontani dai centri urbani, perimetrabili, facilmente controllabili. Meglio se vicini a un aeroporto per favorire i rimpatri. Del resto l’Italia è in piena emergenza e il governo di centrodestra, dopo le promesse elettorali, si trova a dover affrontare una vera e propria “tempesta perfetta”. I conti sono drammatici: da gennaio sono sbarcate oltre 132 mila persone, nei centri di accoglienza ce ne sono più di 141 mila. “La Regione Umbria si sta adoperando per cercare di rispondere all’esigenza di accoglienza dei migranti e per ora sta riuscendo a dare una risposta esaustiva”, a dirlo è la presidente Donatella Tesei, della Lega. ” Quanto ad eventuale Cpr, è argomento di competenza della stessa prefettura. Che dovrà valutare se realizzarlo ed eventualmente dove”, ha aggiunto la governatrice dell’Umbria. La Tesei, quindi, prova a schivare il problema “scaricando” la responsabilità sulla Prefettura. Eppure, gli altri governatori d’Italia sono in queste ore impegnati a dialogare con il governo. ” Mi sono appena sentito con il ministro Piantedosi, ci vediamo a breve”, ha detto ieri sera Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna. “Sono assolutamente contrario”, ha fatto sapere Eugenio Giani, governatore della Toscana. Pronti a fare la loro parte si dicono già i due governatori del centrodestra Giovanni Toti della Liguria e Roberto Occhiuti della Calabria: “Non mi opporrò”, dice. Sicuramente la Tesei avrà affrontato l’argomento pochi giorni fa a Pontida, al raduno della Lega, quando è salita sul palco con Matteo Salvini. Oltre a concludere il suo intervento con “Viva la Lega, viva Pontida”, la governatrice si sarà confrontata con il suo leader nazionale che ha voluto il prefetto Piantedosi ministro dell’Interno. Di situazione ” preoccupante e allarmante” parla oggi il miglior governatore del centrodestra: Luca Zaia del Veneto. ” I Cpr – ha detto Zaia – non risolveranno il problema, basta guardare i numeri. Questi flussi non riusciamo a sostenerli”. Tra l’altro, nelle ultime ore si fa sempre più forte la voce di una rottura tra il ministro Piantedosi e il suo ( o ex suo) leader politico Matteo Salvini. Dal Viminale fanno sapere che ogni soluzione sarà condivisa con le Regioni ma saranno rigettati “veti immotivati”. Volente o nolente la Tesei sarà costretta a condividere eventuali scelte con i Prefetti di Perugia e Terni. Piaccia o non piaccia.