I Civici a Verini: “Discontinuità con programmi e persone”

PERUGIA – All’ultimatum di Verini, arriva la risposta dei Civici. “Il percorso di aggregazione delle più importanti esperienze civiche regionali, che unisce liste, movimenti e associazioni umbre, rappresentate da Umbria dei Territori, Altra Umbria e dal Movimento delle idee e del fare, realizza un nuovo e fondamentale passo avanti nella costruzione di un credibile e innovativo progetto politico.
La forte richiesta di cambiamento e discontinuità, la necessità di profonde e radicali riforme, la centralità del tema del lavoro e dell’occupazione, della sostenibilità ambientale e dell’ecologia, delle disuguaglianze e dell’inclusione sociale, in un quadro che, cambiando prospettiva, “ribalti la piramide”, dando ai territori un ruolo strategico, sono elementi fondanti per la costruzione un nuovo progetto di governo regionale e per la formazione di una rinnovata e credibile classe dirigente politica. Le tre aree civiche, pertanto, al fine del perseguimento di questi obiettivi, nella contestuale costruzione del profilo della coalizione civica, hanno istituito un coordinamento politico unitario, un tavolo di lavoro per la stesura del programma ed un coordinamento per l’organizzazione e la comunicazione. Rimane ferma la volontà di aprire questa esperienza a tutte le forze politiche, ai movimenti e alle diverse espressioni della società civile, che vogliano condividere questo percorso, nella convinzione che il dialogo ed il confronto non può che nascere sulla condivisione del progetto politico, del programma elettorale ed infine delle candidature.
In quest’ottica prendiamo atto delle importanti aperture arrivate in queste ore dal commissario del Partito democratico Verini, che riconosce il ruolo della coalizione civica alla guida del processo di rinnovamento politico regionale. Un importante passo in avanti a cui altri dovranno seguire affinché il percorso di dialogo possa portare ad un progetto realmente capace di battere le destre, far ripartire l’economia umbra e combattere la diseguaglianza. Tuttavia ogni confronto ha bisogno di nascere nella chiarezza delle reciproche posizioni. Non può coesistere l’apertura del Commissario e la contestuale posizione di pezzi del Partito democratico ( sindaci, dirigenti, eletti) che ogni giorno si esprimono a sostegno di un candidato civico che, come ormai evidente, non solo non unisce il fronte civico, ma rischia di dividere anche il Pd.
Per fare tutto ciò c’è bisogno non solo di un metodo diverso nella scelta della candidato alla Presidenza, ma anche di una discontinuità nei programmi e nelle persone con cui la nuova coalizione progressista si candida a governare l’Umbria. Per affrontare questi nodi riteniamo pertanto di aprire, già a partire da domani, una rapida fase di confronto con tutti i soggetti che si dimostreranno aperti al dialogo e che sapranno condividere gli stessi obbiettivi nell’interesse degli umbri. Solo al termine di questo confronto sulle idee programmatiche, la coalizione civica, si assumerà l’onere di portare al tavolo della coalizione una proposta forte e rappresentativa per il ruolo di candidato Presidente. Questi tre movimenti civici auspicano infine che si possa rapidamente convergere sull’identificazione di un candidato capace di unire una coalizione ampia alternativa alla destra e su programmi discontinui, innovativi e sostenibili”.