Insulti agli specializzandi, continua la bufera: la Procura di Perugia va avanti, primi interrogatori

Continua a far discutere la vicenda degli specializzandi di Neurologia dell’Ospedale di Perugia che hanno denunciato la direttrice Lucilla Parnetti per offese e minacce ad alcuni giovani medici. La Procura della Repubblica del capoluogo umbro, dopo aver aperto un fascicolo, ha iniziato a raccogliere le prime testimonianze. Al momento non si conosce il reato ipotizzato e se ci siano persone indagate. Nel frattempo gli specializzandi di Neurologia sono stati sentiti dal Direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Vincenzo Nicola Talesa, che insieme ad alcuni docenti, sta portando avanti una indagine interna per conto dell’Università degli Studi di Perugia. Il clima resta però teso con l’associazione “Liberi Specializzandi” che si lamenta del silenzio dei vertici dell’Ateneo dai quali non sarebbero giunte “parole di solidarietà nei confronti dei giovani medici”. Anzi, riferisce il presidente dell’associazione Massimo Minerva “sarebbero stati rimproverati per non essersi rivolti agli organi universitari per esprime il proprio disagio”. Resta comunque una certezza: i giovani medici avrebbero lavorato oltre il consentito. “Siamo in possesso di timbrature di servizio in cui, in un solo mese, sono state effettuate più di 340 ore”, ha detto e scritto Massimo Minerva. ” Te lo devo dire io che ti devi interessare al paziente, co…ne?”…”Questa deficiente…”..” il vostro sentimento dovrebbe essere di sentirsi totalmente inadeguati….”, “venite qua a fare finta.. Sai solo prendere gli ordini dagli strutturati, fai la cameriera”..”ieri non ho finito la visita per non saltarti addosso per la rabbia che mi fai…” Le pagate tutte. Quella che è cattiva qualità del vostro impegno personale, lo pagate”. Sono queste alcune delle frasi urlate in un file audio diffuso dall’associazione liberi specializzandi. Intanto ieri il presidente dell’associazione Massimo Minerva è stato ascoltato per più di due ore dal sostituto procuratore Massimo Casucci. I temi trattati nell’ufficio della Procura di piazza Partigiani “riguardavano l’esposto presentato sugli orari di servizio degli specializzandi di Neurologia, di pertinenza dell’Ispettorato del lavoro, ed i comportamenti della direttrice”, ha fatto sapere Massimo Minerva. Gli specializzandi, sempre ieri, sono stati ricevuti dal Magnifico Rettore. ” Ci auguriamo – scrive l’associazione – che non abbiano subito pressioni e soprattutto che l’Università sia limpida come lo siamo noi  nel comunicare pubblicamente quali azioni si stanno compiendo per mettere fine alle illegalità e inciviltà che avvengono nella Scuola di Neurologia”. Il presidente dell’associazione “Liberi Specializzandi” torna a chiedere “l’immediata sospensione della direttrice dal suo incarico, fino al termine delle indagini ed eventuali procedimenti penali. La direttrice si è trincerata nel silenzio e continua a svolgere il suo ruolo come se nulla fosse: tutto ciò è irrispettoso verso gli specializzandi e verso i pazienti. Sospenderla – conclude l’associazione – fino alla fine dell’indagine è il minimo”.