L’ Umbria sopra i 50 casi ogni 100 mila abitanti, negli ospedali la soglia critica e’ ancora lontana ( rischio giallo da evitare)

La curva epidemiologica è tornata a salire anche in Umbria. L’infezione sta crescendo ovunque e anche nella nostra Regione i casi sono aumentati rapidamente. L’età media di chi si contagia adesso è di 27 anni, si tratta dunque soprattutto di giovani, i nuovi casi infatti sono preponderanti nella fascia 10-19 e soprattutto 20-29. Dobbiamo guardare con grande attenzione,  dicono gli esperti ,  a quanto sta avvenendo e muoverci con particolare prudenza, per capire come potrà evolvere l’epidemia nelle prossime settimane. Quello che resta fondamentale è il tracciamento sistematico dei casi per individuare i focolai, e completare velocemente il ciclo vaccinale. Due dati emergono oggi dal bollettino della Regione: quasi 10 mila tamponi presi in esame in Umbria nelle ultime 24 ore ( un numero notevole rispetto a quanto avvenuto nelle settimane passate) e 6.245 dosi di vaccino somministrate ieri ( e qui siamo un po’ indietro). Comunque in Umbria , a questa mattina , 454.133 persone hanno completato il ciclo vaccinale, cioè  il 58,9% degli aventi diritto. Prima dose per 562.990 persone, pari al 73% della popolazione vaccinabile. Accelerare su questo fronte è indispensabile perché i vaccini, a ciclo completato , sono in grado di contenere sia le nuove infezioni sia soprattutto le ospedalizzazioni e in particolare le terapie intensive.  E questo rappresenta un punto decisivo per l’ Umbria per non correre il rischio di tornare in giallo. L’ ultimo decreto del governo, infatti, stabilisce che si passa in zona gialla con un’incidenza di nuovi casi settimanali pari a 50 per 100 mila abitanti, ma con una percentuale di ricoveri in area medica pari al 15% e in terapia intensiva pari al 10%. Nell’ultima settimana otto regioni hanno superato i 50 casi, tra queste c’è anche l’ Umbria. Anzi la nostra Regione registra la quarta percentuale più alta, subito dopo la Sardegna ( 136,2), Toscana (94,5) e il Lazio (87,5). L’ Umbria viene subito dopo con un’incidenza di nuovi casi dell’ 81,6 per 100 mila abitanti. Se fossero rimasti i parametri precedenti al provvedimento varato dal governo il 22 luglio scorso l’Umbri sarebbe già tornata in giallo. Grazie all’ ultimo decreto,  invece, questo rischio è stato evitato. Infatti, la nostra Regione è ad oggi sotto la soglia critica di ospedalizzazione, sia per i ricoveri in area medica sia per quelli in terapia intensiva. Ma dobbiamo fare massima attenzione perché questa mattina si sono registrati tre ricoveri in più rispetto a ieri,  siamo a 19 con un incremento negli ultimi 7-8 giorni abbastanza evidente. Attenzione quindi, soprattutto alla soglia critica di ospedalizzazione: se i ricoveri aumentano ancora e superano in area medica il 15% dei posti letto per l’ Umbria ,dopo ferragosto , c’è il rischio di tornare in giallo. Per ora il pericolo è lontano ma la velocità di diffusione del virus  e l’alta  incidenza dei nuovi casi non lascia assolutamente tranquilli.