La Liguria apre le danze: messaggi per l’Umbria. Centrodestra: “Il miglior viatico”, Italia Viva “Noi al fianco di Stefania Proietti”. Il flop di Bandecchi

Alla fine del testa a testa, in Liguria, il centrodestra ha superato il centrosinistra. Per un’incollatura Marco Bucci governerà la Regione. Una sfida al cardiopalmo e appassionante che fa esultare la coalizione di Giorgia Meloni. Ben altro l’umore nel centrosinistra dove hanno pesato i veti e i litigi in casa M5S che hanno fatto perdere per strada tanti voti. La domanda che in molti si fanno è la seguente: che ripercussione il voto ligure avrà sull’Umbria ? La Liguria ha aperto un ciclo che sicuramente inciderà sulla politica italiana. Il centrodestra crede che la vittoria  in Liguria, dopo le inchieste che hanno travolto la giunta guidata da Giovanni Toti, possa essere un trampolino per riuscire a non perdere l’Umbria, regione che sembra essere in bilico. Tutti gli analisti prevedono, infatti, un testa a testa tra Donatella Tesei e Stefania Proietti. “La Liguria è sicuramente uno straordinario risultato frutto di un centrodestra unito e compatto. Il miglior viatico anche per l’Umbria dove abbiamo lo stesso schema”, ha commentato Raffaele Nevi, ternano, portavoce di Forza Italia. “In Umbria abbiamo l’opportunità di confermare questo percorso e portare avanti, tutti insieme, un progetto di sempre maggiore crescita e stabilità”, ha aggiunto la governatrice Tesei. Il centrodestra umbro, quindi, non nasconde la propria soddisfazione e vede nel risultato di ieri il migliore viatico per vincere la sfida di novembre. In realtà la situazione umbra è diversa da quella ligure. Con una premessa: se non ci fosse stato il veto di Giuseppe Conte su Renzi molto probabilmente Andrea Orlando avrebbe vinto le elezioni. La distanza tra Bucci e Orlando, infatti, è di appena un punto e mezzo di percentuale. “Ha perso chi non si preoccupa di vincere ma vuole solo escludere e odiare. Ha perso Giuseppe Conte, certo, e tutti quelli che con lui hanno alzato veti”, ha replicato duramente Renzi. In Umbria, Stefania Proietti ha scelto però un’altra strada: tutti dentro. Non ha accettato veti, ha rivendicato l’autonomia dell’Umbria nelle scelte e ha candidato nella lista civica quattro rappresentati di Italia Viva. ” In Umbria, pur senza il nostro simbolo, i candidati di Italia Viva, ospitati nella lista Civici umbri, sono al fianco di Stefania Proietti per contribuire a ridare alla nostra Regione una speranza di cambiamento”, ha ribadito all’Ansa il presidente regionale di Italia Viva, Massimo Gnagnarini, commentando gli esiti del voto in Liguria in prospettiva umbra. “Sono convinto che in Umbria la coalizione di centrosinistra con Stefania Proietti prevarrà sul centrodestra”, ha aggiunto Gnagnarini. Alle elezioni europee di quattro mesi fa Matteo Renzi e gli altri candidati hanno preso in Umbria oltre 5 mila voti di preferenza personali. Dal voto di ieri è emerso un dato che riguarda l’Umbria: anche in Liguria, dove era candidato, si è registrato il flop di Stefano Bandecchi con Alternativa popolare. Il sindaco di Terni si è fermato ad un misero 0,4%, un fallimento clamoroso. Tra i partiti c’è l’affermazione forte del Pd, primo partito della Regione, che raggiunge il 28,4%, quasi il doppio di Fdi che si ferma al 15,1%. Un dato che può essere di buon auspico per la Proietti e il centrosinistra umbro. La Liguria conferma anche la drammatica situazione del M5S che non è andato oltre un disperato 4,6%, perdendo quasi sei punti rispetto alle europee di giugno. Un crollo così consistente non può non preoccupare Proietti, visti anche i deludenti risultati dei Cinque stelle alle ultime elezioni comunali. Ieri è stata un giornata da cuori forti, le prossime tre settimane di campagna elettorale in Umbria saranno da cardiopalmo.