La Tesei dichiara la resa: “Pronta al rimpasto”. Coletto all’Agenas, spunta l’idea Porena e Pace (non eletta)

Il giorno dopo i risultati elettorali arrivano le prime onde destinate a cambiare le cose, sicuramente a Palazzo Donini. In attesa di sapere chi sono gli altri due eletti della Camera dei Deputati, oltre a Prisco (Fdi) e Ascani (Pd), l’attenzione si concentra sul “rimpasto della giunta regionale”. La governatrice Donatella Tesei, di fronte al crollo drammatico della Lega, è costretta ad alzare le mani e dichiara la propria resa: “Si farà in tempi brevi”. La sconfitta della Lega ? “L’aver partecipato al governo del Paese”. Un pò come il suo leader Matteo Salvini che, il giorno dopo la batosta, afferma di aver “pagato il sostegno a Draghi”.  Insomma, la Tesei e Salvini la pensano nello stesso modo: il sostegno al governo Draghi ha avuto un prezzo salato. Anche in Umbria, dove la Lega elegge un solo deputato, Virginio Caparvi, nel collegio uninominale grazie ai voti di Fratelli d’Italia. In realtà, il partito là fuori ribolle. Anche in Umbria dove arrivano le pesanti parole di Roberto Maroni e la richiesta del governatore del Veneto Luca Zaia che chiede subito i congressi. In Umbria le avvisaglie c’erano tutte: crollo di consensi nei comuni dove si è votato negli ultimi due anni; la delusione degli umbri per l’immobilismo della giunta regionale; il crollo di consensi della Tesei certificato dagli ultimi sondaggi sui governatori italiani. Alla fine tanto tuonò che piovve ! Il risultato della Lega, partito della Tesei, brucia come il fuoco e ora la governatrice umbra corre ai ripari e annuncia che è giunta l’ora di una nuova squadra. Dopo aver resistito tre anni nel fortino di Palazzo Donini è costretta ad alzare bandiera bianca per non capitolare. “Lo faremo tutti insieme”, ha annunciato al “Corriere dell’Umbria”. A Fratelli d’Italia non basta più lo scranno della presidenza del consiglio, lo ha ripetuto più volte la stessa Giorgia Meloni. E’, quindi, giunto il momento del rimpasto. Non del rimpastino, come spera ancora la stessa governatrice umbra. Fratelli d’Italia punta a due presenze nell’esecutivo, con altrettante uscite ( Fioroni e Coletto). Chi sono gli assessori in pectore ?  La consigliera regionale Eleonora Pace, se dovesse essere confermata la sua non elezione, è sicuramente la candidata numero uno a sostituire Coletto, qualora fosse nominato sottosegretario alla Salute oppure presidente dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari regionali (Agenas), incarico già ricoperto in passato. Fratelli d’Italia pensa anche a nomi nuovi,  come quello del professor Daniele Porena, docente universitario di Istituzioni di Diritto Pubblico e dell’avvocato Giuseppe Caforio. Due professionisti della città di Perugia, conosciuti e stimati. Sul dopo voto resta, invece, ancora aperta l’attribuzione degli ultimi due seggi della Camera dei Deputati: fino a ieri sera sembra certa l’elezione del ternano Pierluigi Spinelli (Pd)  e di Chiara La Porta (Fdi). Nelle ultime ore, invece, da ambienti romani arrivano notizie diverse: i due seggi assegnati con i resti andrebbero a Emma Pavanelli (M5S) e Catia Polidori (Fi).  Questi capovolgimenti sono frutto del cosiddetto effetto flipper nell’attribuzione dei resti, particolarmente insidioso per quanto riguarda la Camera dei Deputati. L’incubo che turba i candidati.