Pd, nuova assemblea. Fora c’è ma non si vede. Verini: “Fermento dei civici”

PERUGIA – Andrea Fora c’è, ma non si vede. Dall’introduzione di Verini il profilo del candidato presidente emerge, così come la road map, anche se non si fanno ancora nomi e non si è entrato nello specifico.

Verini, con il suo solito aplomb, convoca la classe dirigente, incassa anche le critiche di Franco Ciliberti e quelle diplomatiche di Mario Tosti, anche con la Casciari che si dice “perplessa sul percorso”, ma va avanti e tira dritto, anche con il ricorso dei 104 in arrivo.

“Auspicavo che si manifestassero segnali di protagonismo per aiutare il progetto di coalizione – ha detto – e così è stato. Dobbiamo proseguire con l’apertura, perché non siamo autosufficienti. Qualcosa si è mosso, ci sono in atto iniziative significative ed importanti come “Rete civica”, quella dei 200 firmatari dell’appello di Fora e Ferrucci, Demos e quella che potrebbe costituire il sindaco di Gubbio. Ci sono pezzi di società che non si riconoscono nel Pd ma che vogliono impegnarsi”.

“Tanti mondi – ha detto Verini – se da questi arrivassero segnali di sintesi, potrebbe nascere qualcosa”. E poi: “Il Pd non è un bad company. La partita è aperta e c’è necessità di dare segnali su temi nazionali”. E sulla data: “Non importa quale sarà, dobbiamo al più presto partire. Dobbiamo uscire, stare nelle piazze e poi, da fine agosto, appuntamenti sui territori per far uscire le candidature”.

Sul ricorso: “Non me ne frega niente, andiamo avanti per creare una lista aperta, da approvare all’unanimità”. Apre invece alle ricandidature degli uscenti.

Allineato e coperto Andrea Pensi. Colorato e puntuale come sempre l’intervento di Ciliberti: “Leggo di Fora già deciso. Nulla vieta che a settembre si possano fare le primarie. Servono giostre sintesi e punti di incontro, un percorso democratico e trasparente”. Anti primarie Bracco, “perplessa” la Casciari, che si allinea sulla necessità di puntare quanto prima ad un programma. Tosti diplomatico: “Qual è la linea di Zingaretti?”. Leonelli cerchiobottista: “Primarie sì, ma ci sono i civici, quindi no”.

E allo scadere della seconda ora, l’assemblea sonnecchia e si dimezza.