Regione Umbria, maggioranza e minoranza: primo scontro a Palazzo Cesaroni. La legge del taglione e il cattivo uso del regolamento

E’ finito a tarda sera il Consiglio regionale sulle linee programmatiche di governo presentate dalla presidente Stefania Proietti. Nessuna sorpresa si è registrata, stante la compattezza del centrosinistra. Soddisfatti gli assessori regionali e i gruppi consiliari che sostengono la Proietti. Di opposto avviso le forze di opposizione, i cui interventi hanno denunciato l’atteggiamento arrogante della maggioranza e la mancanza di partecipazione. “Un esordio all’insegna dell’arroganza e della totale assenza di partecipazione quello dell’era Proietti”, affermano i consiglieri di minoranza. L’accusa è chiara: è stato consumato un atto di forza grave. Com’era prevedibile, a Palazzo Cesaroni si è registrata la prima frattura. Un braccio di ferro, anche procedurale, che ha registrato toni durissimi e tensioni profonde. Fatto sta che il centrosinistra è andato avanti a testa bassa, il centrodestra ha iniziato ad alzare la voce. Non è stato sicuramente uno spettacolo apprezzabile quello visto ieri nell’aula più importante delle istituzioni umbre. Si è osservata, più o meno, la stessa rappresentazione degli ultimi cinque anni quando in maggioranza c’era il centrodestra. Ieri è stato sostanzialmente messo in atto un antico principio conosciuto come Legge del taglione: “occhio per occhio, dente per dente”. Una scelta simile o uguale allo sgarbo ricevuto nella passata legislatura ? Può darsi. Comunque si tratta di una dinamica decisamente poco democratica. E’ del tutto ovvio che la maggioranza nella dialettica con l’opposizione ha il diritto di decidere e votare. Una democrazia compiuta, però,  dovrebbe prevedere la possibilità di fare proprie le idee della minoranza, ovviamente se sono coerenti col proprio progetto politico e col programma di governo. Ascoltare chi sta all’opposizione è sicuramente un elevato esercizio di democrazia. Questo vale ancora di più quando si tratta di alcuni passaggi istituzionali importanti come quello di ieri. Un cattivo uso del regolamento consiliare  non giova sicuramente alla maggioranza. Così come non conviene alla maggioranza avere o sollecitare pareri tecnici appiattiti sulle posizioni di chi governa in quel momento. Perché le osservazioni dell’opposizione non sono del tutto infondate ? Almeno per tre ragioni: le linee programmatiche di mandato della Proietti sono state consegnate ai consiglieri regionali pochi minuti prima dell’inizio della seduta senza dare loro la possibilità di approfondire i contenuti; la seduta di ieri era esclusivamente dedicata all’esposizione delle linee programmatiche di mandato e successivo dibattito, ovvero un insieme di proposte e considerazioni generiche; la mozione presentata dalla maggioranza, invece, prevedeva l’impegno della giunta a trasmettere l’atto all’Autorità Umbra Rifiuti e Idrico (Auri) al fine di sospendere le procedure sulla realizzazione del termovalorizzatore. Insomma, più che una mozione sulle linee di indirizzo si è trattato di un voto su un argomento specifico, molto importante e che divide la società regionale. Bastava aspettare qualche giorno (non mesi) per dedicare una seduta dell’Assemblea legislativa al tema dei rifiuti e aprire un confronto con tutte le forze politiche presenti a Palazzo Cesaroni. Scelta che non avrebbe impedito poi alla maggioranza di votare contro la realizzazione del termovalorizzatore. La forma è sostanza, soprattutto in democrazia.