Rischio pantano sulla sanità per la Proietti: eredità pesante lasciata dalla giunta Tesei. Vertici aziende inamovibili ?

Proietti vuole fare in fretta ma il pacchetto sanità rischia di impantanarsi. La nuova governatrice è costretta a fare i conti con l’eredità lasciata dalla precedente giunta Tesei, con contratti validi per una buona parte del 2025 e 2026. Il problema è stato già affrontato dalla nuova giunta regionale ma sono in ballo aspetti giuridici molto delicati. In questo momento c’è solo la Usl Umbria 2 (Terni-Spoleto-Foligno) libera da scadenze contrattuali. Infatti, il dottor Piero Carsili è stato nominato un anno fa come facente funzione. Sul resto, invece, la presidente si trova di fronte ad una situazione particolarmente fastidiosa e complicata. Il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Giuseppe De Filippis, ha un contratto che scade l’11 luglio 2025; il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Terni, Andrea Casciari, ha un contratto che scade l’ 11 settembre 2025; il direttore generale della Usl Umbria 1, Nicola Nardella, ha un contratto che scade addirittura il 30 settembre del 2026. Un quadro sgradevole e per molti aspetti inusuale. Di fatto, pur avendo vinto le elezioni, la nuova governatrice si trova ad affrontare la difficile situazione della sanità umbra con vertici scelti dalla Tesei. Altro che spoils system ! In questo caso si sono create le condizioni per una sostanziale inamovibilità degli apicali di quasi tutte le aziende sanitarie dell’Umbria. Una situazione insindacabile su un settore fondamentale per la qualità della vita dei cittadini. Il rischio è che si possa verificare un corto circuito tra la nuova giunta e vertici aziendali. I primi segnali del resto ci sono già stati, come è successo con gli incarichi rinnovati per cinque anni alla Usl Umbria 1, poi sospesi dopo l’intervento del direttore regionale alla Salute, senza che la nuova governatrice ne sapesse nulla.