Spoleto, “Ho ucciso mia moglie” così Gianluca Romiti (arrestato) ai poliziotti. L’allarme lanciato dall’ex moglie
“Ho fatto un macello, ho ucciso mia moglie”: così Gianluca Romita ha detto ai poliziotti del Commissariato di Spoleto che cercavano di persuaderlo a non buttarsi dal Ponte delle Torri. Altri poliziotti, nel frattempo, hanno raggiunto l’abitazione dell’uomo in corso Garibaldi dove hanno trovato Laura Papadia, 37 anni, morta. A dare l’allarme ancora prima era stata l’ex moglie di Gianluca Romita che vive in Sardegna. I carabinieri si erano recato a Marzocca di Senigallia nell’abitazione dove Gianluca e Laura vivevano fino a poco tempo fa e dove avevano mantenuto la residenza. La casa però era vuota. Dopo averlo convinto a scendere dal parapetto del ponte, i poliziotti lo hanno portato in Commissariato dove ha confessato l’omicidio. Secondo i primi accertamenti medico-legali, Laura Papadia è stata strangolata al termine di una lite. La morte sarebbe avvenuta tra le 5 e le 7 di questa mattina. I poliziotti hanno trovato il corpo della donna sul pavimento della camera da letto, Si tratta del secondo femminicidio in Umbria dall’inizio dell’anno. Lei era originaria di Palermo mentre lui eè nato a Milano ma poi si è trasferito nelle Marche. Da un paio di anni viveano a Spoleto all’interno della Rocca dei Perugini. Laura Papadia lavorava al supermercato Tigre di viale Martiri della Resistenza. Gianluca Romita, invece, è un rappresentante di una ditta di vini. Lui avrebbe due figli dall’ex moglie. Sulla vicenda indagano gli agenti della squadra Mobile di Perugia, il Procuratore della Repubblica di Spoleto Claudio Cicchella e il sostituto Alessandro Tana.