Spoleto, paziente morto in Ospedale: si muove la Procura e i carabinieri del Nas. I familiari chiedono chiarezza

Ora si muove la magistratura sul paziente di 71 anni di Cascia morto il 24 febbraio scorso all’Ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto. L’uomo arrivato da Cascia al Pronto soccorso del nosocomio spoletino e deceduto poco dopo per presunte complicazioni cardiache. Il 71enne  fu sottoposto a tutti gli accertamenti – assicura la Usl Umbria 2 – e seguito dal cardiologo che sarebbe rimasto in ospedale fino alle ore 22 anche se il suo turno terminava alle 20. Infatti, al San Matteo degli Infermi la presenza di un cardiologo è prevista dalle ore 8 alle ore 20, pur essendo un ospedale delle rete dell’emergenza-urgenza dell’Umbria. Dopo le 22 il paziente sarebbe stato seguito a distanza dai cardiologi di Terni e Foligno. Di fronte alle sue condizioni che sembravano peggiorare sarebbe stato richiesto il trasferimento proprio al San Giovanni Battista o al Santa Maria. Ma alla fine non sarebbe riuscito e l’anziano restò a Spoleto. Nel giro di poche ore è poi morto. Difficile immaginare – è la denuncia che in molti hanno fatto –  che in un ospedale dell’emergenza non sia prevista la presenza notturna di un cardiologo, una carenza più volte segnalata dagli stessi operatori sanitari, oltre che da cittadini, associazioni e sindacati. Ora la Procura della Repubblica di Spoleto, guidata dal facente funzione Vincenzo Ferrigno, dopo il pensionamento del Procuratore Alessandro Cannevale,  ha deciso di aprire un fascicolo sulla vicenda affidando ai Carabinieri del Nas tutti gli accertamenti necessari. Per adesso non ci sono indagati ma più avanti potrebbero arrivare anche sviluppi molto significativi. Nel frattempo la direzione della Usl Umbria 2 è in attesa di avere la relazione del dottor Giuseppe Calabrò, direttore del dipartimento dell’emergenza-urgenza, su quanto avvenuto ed eventuali responsabilità. I familiari della vittima si sono rivolti all’avvocato Alessandra Lepi che seguirà la vicendab molto probabilmente presentando anche una specifica denuncia alla Procura della Repubblica di Spoleto.