Taglio dei vitalizi. Approvata una proposta dall’ufficio di presidenza del Consiglio regionale

PERUGIA – Primo passo in avanti per il taglio dei vitalizi in Regione. L’ufficio di presidenza del consiglio regionale ha approvato una proposta che verrà applicata per un periodo complessivo di 36 mesi. Tale vincolo temporale, come viene riportato nella relativa relazione tecnico-finanziaria, è frutto di varie decisioni della Corte costituzionale. ll documento, che è stato già protocollato in Regione, è stato firmata dalla presidente Donatella Porzi, dal vice Marco Vinicio Guasticchi (entrambi del Pd) e anche dall’altro vicepresidente Valerio Mancini (Lega). Prevede quattro scaglioni di taglio progressivi impostati sulla base dell’ importo percepito, oltre che una riduzione del 5 per cento per gli importi fino a 1.500 euro, dell’8 per cento tra 1.500 e 3.500, del 10 per cento fra 3.500 e 6.000 e del 12 per cento oltre i 6.000. L’altra novità riguarda l’entrata in vigore del blocco dell’adeguamento Istat come indicato dalla legge regionale del 2011. Non è presente invece il divieto di cumulo con altri assegni vitalizi parlamentari. “Noi abbiamo fatto questa proposta – spiega la presidente Porzi – ma la commissione la potrà modificare”. È inoltre prevista l’esenzione per i titolari di vitalizi e assegni di reversibilità che hanno un reddito lordo complessivo inferiore ai 18mila euro l’anno. Sono ipotizzati 200mila euro di risparmi annui, che “saranno destinati prioritariamente al finanziamento delle politiche a favore delle fasce di popolazione a maggior rischio di esclusione sociale”. Ma l’atto deve ancora attraversare l’iter consigliare. E non è ancora approdato in commissione. Il 31 gennaio si è tenuta la prima commissione, luogo in cui si dovrebbe discutere del documento, anche se non era ancora all’ordine del giorno. E comunque, dati alla mano, sono 104 i vitalizi degli ex consiglieri regionali dell’Umbria che pesano per 4 milioni di euro. E le stime parlano anche di una crescita dei costi negli anni a venire. Ora la palla passa al Consiglio per la discussione e approvazione finale.

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