Vaccini nuova fase, ora si punta sui giovani: l’Umbria in ritardo, tra i 12 e 15 anni il 91,31% ancora scoperti

Per arrivare all’immunità collettiva, all’ 80% di immunizzati entro fine settembre, ora si punta sui giovani.  E’ lo stesso commissario per l’emergenza , il generale Figliuolo, ad annunciare una “corsia preferenziale senza prenotazione ” per i ragazzi. Uno scatto decisivo per ripristinare la scuola in presenza in presenza al rientro dalle vacanze. Un piano c’è già: niente prenotazione e coinvolgimento dei medici di famiglia, pediatri di libera scelta e farmacisti. Una strategia per favorire al meglio la fascia tra i 12 e i 19 anni anche alla luce degli ultimi dati che collocano l’Italia al terzo posto nel mondo per vaccinazioni ai giovani di età compresa tra i 12 e i 18 anni. E, negli ultimi giorni, si registra una fase di crescita malgrado che in Umbria tra i 12 e 15 anni non sono stati ancora vaccinati ben 29.516 ragazzi, cioè il 91,31%. C’è da dire, con tutta sincerità, che l’incentivo dettato dall’adozione del green pass  ha rinverdito la propensione alla vaccinazione. Oltre agli adolescenti, quella tra i 20 e i 29 anni è l’altra fascia su cui il generale Figliuolo intende spingere per bloccare il più possibile la circolazione del virus. Si tratta, infatti, di una fascia di ragazzi impegnati spesso nella formazione universitaria, effettuata in questo anno e mezzo per la gran parte a distanza. In Umbria sono troppo poche le somministrazioni fatte agli adolescenti (nemmeno il 9%) tanto che la nostra Regione – insieme a Molise, Basilicata, Sicilia e Calabria – è tra quelle più in ritardo. Tra l’altro l’Umbria è una delle quattro-cinque Regioni ( Toscana, Veneto, Emilia) che registra un numero alto di positivi su centomila abitanti e da inizio agosto è tornata a quota 94. Una incidenza di nuovi casi significativamente superiore alla soglia di criticità.