A 65 anni dalla tragedia di Marcinelle la Cgil di Perugia crea un ponte di memoria con l’Umbria

L’8 agosto del 1956 262 uomini (tra loro moltissimi immigrati italiani) morirono intrappolati sottoterra a Marcinelle, in una delle più grandi tragedie del lavoro che la storia ricordi. 65 anni dopo la Cgil di Perugia, che coltiva da tempo un rapporto di collaborazione e amicizia con le comunità di lavoratori umbri emigrati in Belgio, vuole continuare ad alimentare la memoria di quel terribile evento, creando un ponte con l’Umbria e in particolare con un’altra miniera, quella di Morgnano di Spoleto, teatro anch’essa di un disastro sul lavoro nel quale persero la vita 23 minatori il 22 marzo 1955. Per creare questo incontro la Camera del Lavoro provinciale ha organizzato un’iniziativa online per domenica 8 agosto con inizio alle ore 10.00 (pagina Facebook Cgil Umbria) che vedrà collegamenti e interventi da Morgnano di Spoleto, con la testimonianza di uno dei pochi ex minatori ancora viventi, Gualdo Tadino (sede del museo dell’emigrazione), Perugia (Università per Stranieri) e Marcinelle, dove Eleonora Medda, coordinatrice del patronato Inca Cgil del Belgio, racconterà le celebrazioni ufficiali che si svolgeranno proprio domenica.
“Il valore del lavoro e della vita va oltre il tempo – spiega Filippo Ciavaglia, segretario generale della Cgil di Perugia – e la memoria si lega anche all’attualità. Quelle della sicurezza sul lavoro e delle migrazioni sono infatti due grandi sfide assolutamente aperte. Ma capire la nostra storia – conclude Ciavaglia – è la base per costruire un futuro migliore”.