Bando Periferie, l’appello di Verini: “Cancelliamo il pasticcio e ridiamo le risorse a cittadini e comuni”

PERUGIA – Parla di pasticcio da cancellare, per ridare i soldi ai comuni. Così il deputato umbro Walter Verini, in merito al bando periferie, le cui risorse sono state sospese fino al 2020 dal decreto mille proroghe.

“I progetti legati al “bando periferie” non possono, non debbono essere cancellati – dice Verini – Perché sono importanti per tanti luoghi di tanti comuni: pensiamo in Umbria al progetto Fontivegge a Perugia e ai tanti progetti che riguardano la città di Terni. Ma anche tante altre realtà. Perché questi stessi comuni hanno messo a bilancio queste risorse. Perché hanno bandito o avviato le procedure di gara. Completato o avviato le progettazioni.  Perché questi progetti potranno migliorare la vita dei cittadini e, insieme, rappresentare importanti occasioni di lavoro per le imprese, l’artigianato, il commercio, le libere professioni, il lavoro dipendente”.

“Eppure il milleproroghe presentato dal Governo gialloverde e votato dal Senato ha dato un colpo inaccettabile a questi progetti. Gravemente sbagliato anche dal punto di vista della cultura urbana e di quel “rammendo” delle periferie di cui c’è estremo bisogno. Anche il Pd, al Senato, ha votato l’emendamento. I nostri senatori hanno spiegato i motivi di questo voto: hanno sbagliato perché non era chiaro dove si sarebbero presi quei soldi in più dati ai comuni (cioè dai progetti delle periferie). Per questo il Presidente ANCI ha parlato di “furto con destrezza”. Ma va detto, per dare a Cesare quello che è di Cesare sulla bilancia delle responsabilità, che l’emendamento è stato presentato dal Governo, sostenuto dall’ampia maggioranza Lega-5 Stelle e che il voto del Pd – sbagliato – è stato ininfluente. Se i nostri senatori avessero votato contro, l’emendamento sarebbe passato, come è accaduto del resto nel voto finale per l’intero decreto milleproroghe, su cui il Pd ha votato contro anche perché contiene a nostro giudizio  tante misure sbagliate a partire da quella, pericolosa, sui vaccini”.

“Ma credo che alle polemiche debbano fare seguito atti concreti per riparare al danno e impedire lo scippo di risorse ai comuni e ai loro progetti. Lo chiedono in giro per l’Italia, a gran voce, tutti i sindaci, di sinistra, di destra, pentastellati, civici. In Umbria, con noi democratici, con la Presidente PD della Regione, lo chiedono giustamente i sindaci di centrodestra di Terni e Perugia. Quando il milleproroghe, a settembre, approderà alla Camera, noi del Pd ( lo abbiamo già annunciato) combatteremo in generale il decreto e in particolare ci impegneremo per cancellare questo emendamento e ridare il “maltolto” ai Comuni.  Al di là delle polemiche, dunque, al di là delle dichiarazioni roboanti o delle diffuse ordalie da social, ci aspettiamo che i parlamentari leghisti e di 5 Stelle votino con noi la cancellazione di questo emendamento, decidendo di stare davvero dalla parte dei cittadini e dei comuni, dicendo con lealtà e coerenza anche al loro Governo un chiaro No a questo brutto pasticcio”.

 

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