Bistocchi contro Arcudi, ” Toni intimidatori, spazzare ogni nube”

L’anno nuovo ripropone, e non poteva essere diversamente, la questione Arcudi. Non basta il veloce parere negativo della dirigente del Comune di Perugia Luciana Cristallini (” non viene addebitato alcun fatto o comportamento con riferimento alla figura istituzionale del Presidente” Arcudi ) per archiviare la richiesta di dimissioni.  Arcudi , come si ricordera’ viene tirato in ballo da alcune intercettazioni sull ‘ inchiesta del Procuratore di Catanzaro Gratteri riguardante alcuni tentacoli della ‘ndrangheta in Umbria. Il Presidente del Consiglio non e’ stato mai indagato dai magistrati calabresi. Il Consiglio Comunale di Palazzo dei Priori non si é mai (naturalmente) soffermato sulla rilevanza penale dei fatti ma diversi consiglieri ( ad iniziare da quello di maggioranza Pici ) hanno sollevato un problema di opportunità ‘ sulla presenza di Arcudi nello scranno piu’ alto di Palazzo dei Priori. Ora pero’ sara ‘ di nuovo il Consiglio Comunale a dover trovare una via d ‘ uscita ad una vicenda che rischia di creare diversi problemi allo stesso Sindaco Romizi.  Infatti domani, 8 gennaio, l ‘ opposizione tornera’ a chiedere le dimissioni del Presidente del Consiglio. Lega , Fratelli d ‘Italia, F.I: e liste civiche, difendono Arcudi attestandosi su una linea garantista. Nel frattempo scoppia una polemica durissima tra il capogruppo del PD Sara Bistocchi e lo stesso Arcudi.  La Bistocchi risponde pesantemente ad un comunicato della lista civica in cui Arcudi e’ stato eletto e parla di ” metodi intimidatori, di attacco ad personam nei suoi confronti, aggressivo nei contenuti e scomposto nei modi “. Una situazione che con il trascorrere del tempo rischia di far precipitare la stessa maggioranza in un vicolo cieco con la minoranza ormai costretta ad alzare i toni.