Città di Castello, dopo il lavoro anche una casa per liberare le donne dalla violenza

Si tratta di una vera e propria scelta di campo quella dell’amministrazione comunale di Città di Castello a favore delle donne e bambini vittime di violenza in famiglia. Obiettivo è quello di proteggere e di salvaguardare l’incolumità fisica e psichica delle vittime.  Il Comune, infatti, ha deciso di riservare  loro una quota dell’ 8% delle case popolari a disposizione ogni anno, dando applicazione alle disposizioni della legge regionale in materia.  “Un nuovo importante segnale di attenzione per la condizione femminile”, spiega l’amministrazione comunale tifernate. Una scelta per aiutare le donne che denunciano le violenze e una rete sociale  pronta a proteggerle e a dare loro un aiuto concreto nel percorso di uscita dai drammi in cui vivono. Un’opportunità in più quella pensata dal Comune di Città di Castello, dopo quella di ricevere un’offerta di lavoro, utile a conseguire l’indipendenza economica necessaria ad affrancarsi da un vissuto di abusi. L’assessore alle politiche sociali Benedetta Calagreti ha reso noto che “gli alloggi assegnati sono all’incirca 700” e che “al momento è esaurita la disponibilità di appartamenti, perché tutti quelli che erano liberi sono stati assegnati”.