Città di Castello meta ufficiale del “Francesco’s ways” per promuovere i territori dei cammini francescani

CITTA’ DI CASTELLO – Città di Castello, meta ufficiale del “Francesco’ways”, che promuove i territori dei cammini francescani in Umbria: ieri è stato firmato il protocollo di adesione al Consorzio tra l’Amministrazione tifernate, rappresentata dall’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti e mons. Paolo Giulietti, vescovo ausiliario di Perugia- Città della Pieve e presidente del Consorzio. La firma è stata seguita da un incontro pubblico in cui sono state illustrate le caratteristiche del progetto di promocommercializzazione delle città dei Cammini religiosi e la guida ufficiale che mette ordine su itinerari e informazioni.
“Viviamo in un territorio dalle molteplici vocazioni turistiche: l’arte di Burri e il Rinascimento del centro storico, la gastronomia e presto, di nuovo il termalismo, l’ambiente e la storia. I percorsi religiosi, che sposano in un formula a basso impatto ambientale e economico, il nostro passato illustre e le bellezze naturaliste della collina umbra, sono un tipo di turismo  su misura per Città di Castello, che ha diverse sfaccettature, tutte degne di diventare attrattori, se valorizzate e fatte conoscere nei circuiti nazionali ed internazionali che lavorano con il marchio Italia” ha commentato l’assessore Riccardo Carletti “Abbiamo già politiche specifiche per il turismo culturale e enogastronomico, oggi con l’adesione al Consorzio Francesco’s way aggiungiamo un segmento strategico alla nostra immagine turistica, perché Città di Castello, oltre ad essere la patria di Burri e la palestra del giovane Raffaello, è stata teatro di molte delle esperienze religiose che i cammini ricostruiscono e ne conserva le caratteristiche paesaggistiche e ambientali. Mettendo a leva queste risorse territoriali, ci aspettiamo una crescita qualitativa dell’immagine esterna di Città di Castello e un incremento dei flussi in arrivo, grazie alla guida ufficiale dei Cammini di San Francesco, che finalmente razionalizza le informazioni sui percorsi, e alle azioni di promo commercializzazione del Consorzio”.
In concreto Francesco’s ways, attraverso i corridoi tracciati dalle grande figure spirituali che hanno operato in Umbria, promuove i territori attraversati dai Cammini (Via Amerina, Cammino di San Benedetto, Via di Francesco, Anello dei Protomartiri francescani), le attività turistiche e ricettive in genere, collocate nelle aree interessate dai Cammini, creando opportunità di occupazione e di reddito in modo particolare nelle stesse aree in cui insistono. Economicamente a costo zero, la sinergia tra istituzioni e promotori si concretizzerà “attraverso una costante collaborazione per migliorare la qualità dell’offerta turistica Il Consorzio Francesco’s Ways, si impegnerà ad intraprendere iniziative volte ad incentivare la conoscenza dell’offerta di turismo ed a promuovere la peculiarità dei territori interessati dai Cammini ed in particolare della Via di Francesco. Il Comune di Città di Castello si impegna a veicolare sul territorio tutto il materiale informativo di interesse specifico del territorio che verrà realizzato dal Consorzio attraverso l’utilizzo di diverse piattaforme tra cui l’App Francesco’s ways. Attualmente il sito http://www.umbriafrancescosways.eu/ offre pacchetti, elenco delle strutture convenzionate di accoglienza e ristorazione, itinerari anche personalizzati, la possibilità di richiedere le credenziali del pellegrino, servizi particolari come il Menù del pellegrinoVivi la via e Italian Wonder way. “La firma di questo protocollo va a completare e comunque integrare tutta una serie di atti analoghi sottoscritti con altri comuni sul cui territorio insiste la via di Francesco” ha dichiarato mons. Paolo Giulietti “Queste importanti iniziative e progetti si fanno solo in rete con l’apporto di tutti i soggetti presenti nell’ambito del territorio definito. La consapevolezza dell’importanza di questa presenza sul territorio  sta crescendo e  proprio per questo bisogna investirci in attenzione, manutenzione in proposte:  e quindi il protocollo va in questa direzione di operare per valorizzare questa potenzialità che è presente nel nostro territorio regionale.

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