Città di Castello, tunisino aggredisce polizia già libero. Sindacato: “Assurdo”

CITTA’ DI CASTELLO – Il tunisino che aveva aggredito i poliziotti è di nuovo libero. L’annuncio è di Luca Benvenuti, segretario provinciale dell’Fsp. “Sapere che quella persona è di nuovo a spasso dopo soli tre mesi dall’aggressione ai nostri colleghi  fa veramente rabbia e amarezza”.
“La colpa di tutto ciò – aggiunge Benvenuti – non è dei giudici che applicano la legge ma del legislatore che nel corso degli anni passati ha approvato una serie di norme garantiste e buoniste che hanno prodotto l’effetto che è sotto gli occhi di tutti: una persona che viene condannata ad un anno e quattro mesi di reclusione, grazie a i vari benefici di legge (arresti domiciliari, ecc.) non si fa neanche un giorno di carcere.  Ciò di cui invece abbiamo bisogno, aggiunge il rappresentante dell’Fsp, è che il nuovo parlamento approvi rapidamente delle norme che aboliscano i troppi benefici carcerari esistenti in Italia e restituiscano la certezza della pena . C’è bisogno di leggi serie che prevedano che, come nel caso di Città di Castello, l’aggressore dei poliziotti che viene condannato a 1 anno e 4 mesi, trascorra in galera l’intera pena e poi, magari, venga anche rimandato in Tunisia. Su quanto accaduto a Città di Castello interviene anche il segretario nazionale dell’Fsp Filippo Girella. “Giovedì 27 settembre, afferma Girella, avremo un incontro a Roma con il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni e in quell’occasione porteremo all’attenzione del governo, oltre ad altre problematiche, anche i fatti di Città di Castello e la nostra richiesta di atti normativi che in Italia restituiscano la certezza della pena. Consentire che persone condannate – conclude Girella – possano andare a spasso senza aver pagato il debito con la società è un grande regalo a chi delinque ed un danno ai cittadini onesti”.

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