Confronto a Sinistra, Damiano: “La lotta di classe esiste ancora, lavoriamo per un terreno programmatico comune a tutte le forze della sinistra”

PERUGIA – “Un’altra idea di mondo?”. Si chiama così l’iniziativa in programma oggi pomeriggio presso il circolo Arci “La Piroga” di via Settevalli e che vedrà contrapposti in un dibattito Enrico Rossi, governatore della Toscana e tra i principali ispiratori di “Articolo 1 – Movimento democratico e progressista” e Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro e attuale presidente della Commissione Lavoro della Camera, ma soprattutto coordinatore nazionale dell’area della “Sinistra del Partito democratico – Laburisti”. A moderare il giornalista umbro Marco Brunacci.

Un’altra idea di mondo è il titolo dell’iniziativa di oggi. Qual è, onorevole Damiano, la sua idea di mondo?

Dirò una cosa che stupirà e riscoprirò un’ovvietà: la lotta di classe esiste ancora. Nel dirlo non faccio riferimento a Marx, che comunque andrebbe ristudiato, ma al terzo uomo più ricco del mondo, Warren Buffet, che ha detto: “La lotta di classe esiste da 20 anni e la mia classe l’ha vinta. Nel 1992 i 400 cittadini statunitensi più ricchi guadagnavano 40 milioni all’anno di media. La cifra attuale è di 227 milioni procapite. Durante questo periodo le tasse degli ultraricchi sono diminuite dal 29 al 21 per cento. Le riduzioni però coincidono con l’aumento della povertà negli Stati Uniti”. Quindi un altro mondo è possibile se riscopriamo l’ideologia come contenitore dialettico di valori e non come dottrina. Il valore a cui mi ispiro io è quello dell’uguaglianza che ci ha insegnato Norberto Bobbio e che distingue realmente la destra dalla sinistra. Se non mettiamo mano ad una distribuzione più equa della ricchezza andremo verso l’impoverimento della classe media, con banche, multinazionali e capitale finanziario pronti a distruggere lo Stato sociale. Che la situazione attuale non sia delle migliori lo dice il dato sull’aspettativa di vita: è scesa per la prima volta nel 2015 e lo farà ancora nel 2017. Questo significa che c’è chi rinuncia a curare la propria salute.

Oggi sarà in un confronto con Enrico Rossi. Qual è l’idea di mondo che la divide dal Governatore della Toscana?

Con Enrico abbiamo identità di vedute marcate. Siamo di sinistra e antiliberisti, io ritengo che ci sia spazio per condurre una battaglia politica di sinistra nel Partito democratico. Lui ha ritenuto che questo spazio non ci fosse più ma entrambi cerchiamo un terreno comune programmatico per tutte le forze della sinistra per non consegnare il Paese alla destra o a Grillo.

L’Umbria si prepara ad una stagione importante: congressi, politiche e nel 2019 una tornata elettorale che riporterà al voto anche Perugia, persa dalla sinistra in una regione tradizionalmente rossa. Qual è l’impostazione da dare al dibattito per tenere insieme la sinistra in vista di queste scadenze?

Noi Laburisti del Pd abbiamo appoggiato Orlando e con lui favoriremo un dibattito che sposti a sinistra l’asse del Partito democratico. L’obiettivo, anche a livello locale, è creare alleanze programmatiche con forze civiche e alla sinistra del pd, sperando di non ripetere lo schema siciliano, per ora confuso e in divenire.

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