Dazi Trump, l’Umbria in ansia: Cna chiede alla Regione “misure straordinarie”. La preoccupazione di Caprai
I dazi imposti da Trump fanno crollare le Borse e rischiano di scatenare una vera e propria guerra commerciale. La decisione di Trump di creare barriere doganali più alte mai viste dall’Ottocento ad oggi avrà effetti pesantissimi anche sull’economia dell’Umbria. Il presidente di Cna Umbria, Michele Carloni, “di fronte alla possibilità di un crollo della produzione manifatturiera e dell’occupazione quale plausibile conseguenza dei nuovi dazi decisi dall’amministrazione Trump” chiede “misure regionali urgenti e straordinarie per aiutare le imprese umbre nella ricerca obbligata di nuovi mercati di sbocco”. In attesa che l’Unione Europea e il governo nazionale prendano provvedimenti per far fronte a questo tsunami o trovino accordi con l’amministrazione americana – dice Carloni – chiediamo alla Regione Umbria di adottare misure straordinarie a sostegno delle imprese esportatrici del territorio, che spesso realizzano gran parte del proprio fatturato (anche fino al 90%) proprio dalla vendita all’estero della produzione. Misure che devono essere urgenti se vogliamo trovare soluzioni tempestive a quelli che potrebbero essere gli effetti dei dazi decisi dal presidente Trump: perché se le imprese umbre non troveranno destinazioni alternative per i propri prodotti, quello che succederà sarà un blocco della produzione e una perdita netta di occupati. Quindi bisogna intervenire subito, auspicabilmente entro la Pasqua”. Per Marco Caprai, produttore umbro, “la questione dei dazi potrebbe scatenare una tempesta su quello che è già un momento non facile per il vino italiano”. Caprai ricorda che l’impatto dei dazi non si limita a un semplice rincaro. “Un aumento del 20% all’origine, negli Stati Uniti – spiega – si moltiplica per tre passaggi di licenza commerciale. Un solo euro in più si trasforma in sette dollari al consumatore finale”.