Fondazione Gimbe, nell’ultima settimana rallenta il contagio in Umbria, ancora alta l’incidenza

Rallenta in Umbria l’aumento dei nuovi casi Covid secondo il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe. Così l’Umbria, dopo ben due settimane di maglia nera tra le regioni italiane,  ora si piazza in fondo alla classifica con una crescita dei nuovi contagi che è tra le più contenute a livello nazionale. C’è però un dato che affievolisce l’entusiasmo umbro: le due province di Perugia e Terni registrano la terza e quarta incidenza più elevata d’Italia, ovvero superiore a 1.500 casi ogni 100 mila abitanti. Il report della Fondazione Gimbe, per la settimana 16-22 marzo, riscontra una variazione di nuovi casi in Umbria pari a +17,1%, mentre la scorsa settimana era stata di +70%. A questo dato assai significativo va però affiancato uno negativo: l’Umbria ha una incidenza di 2.421 casi su 100 mila abitanti a fronte di un tasso medio nazionale di 2.013. Inoltre, in Umbria resta critica la situazione dei posti letto occupati da malati Covid in area medica con una percentuale di circa il 29%, fa peggio soltanto la Calabria con il 34%. Ampiamente sotto la soglia di allerta, invece, il dato delle terapie intensive: ad oggi in Umbria soltanto il 4,7% dei posti letto delle rianimazioni  è occupato da pazienti Covid. Leggermente sotto anche il dato nazionale.