Gli Architetti progettano nel Metaverso: circa 300 i presenti nella piattaforma Smart Ark Academy

Sono stati circa 300 gli architetti che, per entrare a pieno nel mondo del Metaverso, hanno affollato l’aula virtuale della Smart Ark Academy dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Perugia. Lo scorso venerdì pomeriggio, infatti, l’Ordine ha organizzato un webinar di approfondimento su “Metaverso, Architettura e Design” per trovare risposta su come possono il Metaverso(i), la Realtà Virtuale (VR) e l’Intelligenza Artificiale (AI) costituire nuovi percorsi professionali e sbocchi di mercato per Architetti e Designer.

Nel webinar sono state infatti delineate le possibili domande/strategie per evolversi – professionalmente ed economicamente – grazie ad un mondo in progressivo sviluppo, dove creatività e competenze digitali sono gli asset fondamentali da coltivare per poter essere protagonisti di una domanda sempre crescente di specialisti.

Domande, come si è avuto modo di vedere durante il webinar, provenienti sia da parte delle grandi aziende del lusso, della moda, delle auto/moto e del commercio, sia dagli stessi studi professionali di architettura, sempre più spesso chiamati a progettare e realizzare esperienze immersive e ambienti espositivi, sia indoor che outdoor, nei tanti universi del Metaverso; anche per un diverso processo di consapevolezza e presentazione ai committenti dei propri progetti e ambientazioni espositive.

A rendere estremamente concreto l’evento sono state presentate le esperienze di due architetti che si sono specializzati nella modellazione di ambienti 3D (Giacomo Sanna) e nella gamification di ambienti virtuali (Raffaella Ciani) e attualmente richiestissimi in tutto il mondo.

Estremamente interessanti anche i dati raccolti in diretta durante attraverso la somministrazione di appositi sondaggi tra i partecipanti. Infatti, il 90% ha dichiarato di conoscere poco o niente il Metaverso, mentre il 61% era consapevole del fatto che esistono oltre 100 mondi virtuali.

Che il Metaverso e il Virtual Reality rappresentino un aspetto strategico per la professione dell’architetto è opinione condivisa del 79% dei partecipanti e il 73% pensa di iniziare a trasferire i propri progetti nei mondi virtuali.

Da ultimo agli architetti è stata posta una domanda sull’intelligenza artificiale, anche perché in questi giorni si sente spesso parlare di un potenziale pericolo di questa tecnologia. Mentre il 3% pensa che debba essere vietata e per il 25% potrebbe rappresentare un rischio, il 44% pensa sia un’opportunità per chi la saprà cogliere, il 25% pensa che sia necessario un intervento normativo per “dominarla”.

A completare il quadro di questa nuova frontiera è stato Oscar Dalvit fondatore di Migameta ovvero la prima community – academy di appassionati di Metaverso e Virtual Reality in Italia.

Davit ha fornito i dati della richiesta di professionisti preparati in questo specifico settore e ha sottolineato che il rapido abbassamento dei costi per acquistare gli oculus (visori tridimensionali), al quale si accompagna un repentino miglioramento tecnologico, spinge a pensare che siamo “appena prima” dell’esplosione di questa nuova frontiera.

Infatti vengono richiesti gemelli digitali di edifici, per far visionare ai potenziali clienti l’immobile prima della sua costruzione, gemelli digitali di musei, creazione di esposizioni e fiere completamente ambientate nel Metaverso, ma anche sedi aziendali virtuali, creazione di mondi virtuali per i videogiochi o per il cinema e tanto altro.Insomma solo la fantasia sarà il limite delle applicazioni potenziali.

“La preparazione e la creatività fanno degli architetti delle figure richiestissime e ‘con certezza’ – afferma il consigliere dell’ordine Paolo Moressoni – lavorare nei Metaversi costituisce un’opportunità attuale ma anche futura, dobbiamo dare ai colleghi la possibilità coglierla e farla propria in un mondo in rapidissima trasformazione. Per questo investiremo in nuove iniziative formative, senza dimenticare però, di farci promotori di proposte normative a tutela del lavoro e della creatività umana, che come evidenziato dai partecipanti, può essere minacciata dall’intelligenza artificiale”.

A tale proposito l’Ordine degli Architetti è stata l’unica organizzazione professionale ad aver formulato proposte in tal senso al Consiglio Europeo, positivamente accolte e che ora fanno parte della proposta di direttiva in discussione.