Gubbio, nuovi pannelli informativi al geosito della “Gola del Bottaccione”

GUBBIO – Sono stati presentati e inaugurati  presso il geosito della ‘Gola del Bottaccione’, due nuovi pannelli informativo – scientifici, realizzati dall’ ingegnere Matteo Costantini in collaborazione con la professoressa Alessandra Negri dell’ Università Politecnica delle Marche, per i contenuti scientifici e grafici. I pannelli di contenuto scientifico e graficamente divulgativi, sono di circa 2 mt x 1 metro e 30, e indicano rispettivamente il “limite K/Pg” cretaceo / paleogene, l’era geologica della scomparsa dei Dinosauri oltre 65 milioni di anni fa, e il “livello Bonarelli”, noto ai geologi di tutto il mondo, dal nome dello studioso eugubino che lo identificò nel 1891. I testi sono anche in lingua inglese. « E’ un piccolo ma significativo intervento – ha commentato il sindaco Filippo Mario Stirati – poiché si inserisce in sito di rilevanza e interesse mondiale. Gubbio è una città dalle molte unicità e particolarità e una di queste è sicuramente la Gola del Bottaccione, nota come ‘gola dell’iridio’, dalla teoria dello studioso Alvarez, che la ricollega alla scomparsa dei dinosauri. Il luogo è di particolare interesse anche per l’insieme paesaggistico e naturale, compreso il vicino ‘acquedotto medievale’, che andrà presto a completamento anche grazie ad un intervento privato, e l’eremo di S. Ambrogio, tornato a nuova vita. E dunque è una zona del territorio eugubino particolarmente meritevole di attenzione. Un ringraziamento speciale a Matteo Costantini e al lavoro puntuale svolto con competenza e passione. Di nuovo siamo difronte ad una dimostrazione di sinergia pubblico-privato che auspichiamo diventi una modalità sempre più diffusa, per razionalizzare risorse e obiettivi ». Ringraziamenti sono andati a chi ha collaborato e contribuito alla riuscita dell’evento, le ditte Tecla e Vigami e Venerucci Comunicazione per l’elaborazione grafica. La docente Negri ha sottolineato l’ottimo lavoro svolto dall’ingegner Costantini, che ha sviluppato l’elaborato come tesi di specializzazione, scegliendo un argomento legato alla valorizzazione di un luogo di forte interesse culturale e geologico.

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