Gubbio, polveriera Pd. Alcuni iscritti: “Mancano proposte concrete per il rilancio”

GUBBIO – Il Partito democratico di Gubbio, dopo lo shock del 4 marzo, sembra avviato in un labirinto fatto di rese dei conti e contrasti, in attesa della scadenza elettorale del 2019, per la quale il sindaco uscente Stirati (di cui il Pd si definisce oppositore) è già in corsa. Ed è così che, dopo la nota ufficiale, nella quale si parlava di ferma opposizione, condivisione e partecipazione, arriva un’altra presa di posizione, firmata da “una larga rappresentanza dell’Unione comunale del Pd di Gubbio”.

“Abbiamo letto con stupore il comunicato stampa del Partito Democratico di Gubbio diramato nella mattinata di martedì 28 marzo i cui contenuti sembrano non cogliere il grido di dolore del nostro elettorato che, deluso, nell’ultima tornata elettorale ci ha voltato le spalle. Evidente la mancanza assoluta di concretezza e di proposte tangibili per il rilancio dell’azione politica locale. Mettiamo in discussione l’analisi stessa nella parte in cui la segreteria di Smacchi sembra non cogliere il colpo elettorale subito dal partito a Gubbio che, in quasi 10 anni, perde più del 40% dei voti. Non si può analizzare il dato elettorale con una visione superficiale e semplicistica di quanto emerso.  Il 4 marzo si è caratterizzata una fluidità dell’elettorato dovuta a un sentimento di rifiuto del nostro modo di fare politica, percepito distante dalla vita reale. Non si è capito che sui temi della moralità e dell’etica c’è una sensibilità trasversale tra i cittadini che va colta”.

“Un partito, quello di Gubbio, continuamente proiettato su urbanistica e opere pubbliche che tralascia temi più sentiti come la dignità dell’uomo e le sue condizioni di vita nelle proposte economiche, le ragioni del Lavoro, le condizioni della precarietà e il bisogno di uno Stato Sociale più equo. Un partito che sembra non essere più capace di ascoltare e parlare ai cittadini. Una situazione non certo sanata dalle ultime due unioni comunali, peraltro celebratesi senza numero legale per le troppe assenze, segnale questo di un malessere generalizzato nell’organismo verso la conduzione politica del partito. Prendiamo atto di quanto accaduto e valuteremo la risposta più appropriata per ridare forza e protagonismo alle persone che in questo stile non si riconoscono e che con orgoglio intendiamo rappresentare”.

“Risultano per noi essenziali tre tematiche che ci stanno spingendo a manifestare questo pensiero: La necessità di un centrosinistra forte e unito, che possa presentarsi competitivo alle prossime elezioni amministrative, sulla base di un programma elettorale credibile e realizzabile, che non escluda a priori la partecipazione e il contributo delle forze civiche della città presenti nel tessuto sociale e nell’attuale amministrazione; Il bisogno di tornare a stimolare e a produrre dibattito politico nei luoghi adibiti a questo scopo, allargando la partecipazione e contemporaneamente limitando l’uso degli spazi social, ad oggi utilizzati fin troppo nella diffusione di pensieri politici personali che risultano tra l’altro essere non adeguatamente rappresentativi o per nulla. L’importanza della coerenza con un progetto di più ampio respiro rispetto alla dimensione locale, che è stato disatteso dal segretario Smacchi in relazione a scelte politiche che hanno allontanato il PD eugubino dal cammino iniziale”.

Per i motivi sopra esposti prendiamo le distanze dall’attuale conduzione politica del PD nella nostra città e con questo comunicato politico intendiamo sensibilizzare tutti coloro che si sentiranno rappresentati dal nostro pensiero”.

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