“I camaldolesi a Fratta e nell’alta valle del Tevere: luoghi, uomini, spiritualità”: avvenuto il primo incontro

Il 6 dicembre 2022 è iniziato il corso dell’Università della Terza Età di Umbertide, promosso in collaborazione con il Comune e l’Associazione Eticamente nell’ambito delle iniziative volte a divulgare il Cammino camaldolese di San Benedetto che dall’Abbazia di Montecorona conduce all’Eremo di Fonte Avellana nelle Marche.
Il cammino attraversa luoghi interessanti sia dal punto di vista storico che naturalistico. In particolare nel territorio di Umbertide, si è voluta segnalare e far conoscere, il valore della presenza dell’abbazia di San Salvatore di Montecorona che può vantare una storia millenaria ed il passaggio di ordini e di santi che ne hanno illustrato le vicende.
Nel primo incontro, aperto dai saluti del presidente di UniTre Umbertide Corrado Baldoni, dal consigliere comunale Claudia Fagnucci e dal presidente dell’associazione EticaMente Vincenzo Silvestrelli, Don Andrea Czortek (storico, direttore dell’Ufficio per la Cultura e le Comunicazioni Sociali della Diocesi di Città di Castello e già docente di Storia della Chiesa nell’Istituto Teologico di Assisi e nella Scuola Diocesana di Formazione Teologica) ha illustrato la storia dell’insediamento camaldolese nella regione Umbria. Questi monaci, che seguivano la regola benedettina, erano ispirati da San Romulado (ca. 951- ca.1027), santo ravennate che ebbe una grande influenza nella cristianità del suo tempo e fondò molti eremi come quelli di Sitria in Umbria e di Camaldoli in Toscana. I primi insediamenti camaldolesi furono nell’alta valle del Tevere e poi ebbero una volta in Umbria con l’acquisizione della abbazia di Sansepolcro e di quelle dipendenti come la Chiesa di San Severo a Perugia.
Anche l’abbazia di Montecorona, secondo la tarda trazione dei monaci coronesi (la congregazione che gestì l’abbazia e quelle dipendenti a partire dal XVI secolo fino alla soppressione del 1860),  fu fondata dal santo ravennate nel 1008.
Il relatore ha spiegato in particolare come si formava il patrimonio delle abbazie attraverso donazioni di famiglie importanti che volevano assicurarsi la preghiera dei monaci per ottenere la salvezza. Le terre dei monaci erano gestite con varie tipologie di contratti, in particolare con l’enfiteusi, contratto che prevedeva il miglioramento del fondo ed il pagamento di un canone che serviva per il mantenimento dei monaci.
Le aziende delle abbazie modificarono ampiamente il paesaggio, ampliarono i terreni messi a coltivazione, portarono alla bonifica di terreni paludosi e alla adozione di nuove culture e alla rotazione delle stesse.
Il corso di UNITRE, aperto alla cittadinanza, continuerà con altri incontri che esamineranno la storia dell’abbazia di Montecorona e la biografia di San Romualdo e San Savino, santo originario di Umbertide che visse nel XVII secolo nell’ambito della esperienza della congregazione di Montecorona.
Il 17 gennaio 2023 Stefania Zucchini della Università di Perugia traccerà la storia di Montecorona dalla nascita, fino all’arrivo dei monaci riformati dal beato Paolo Giustiniani (1476-1528), figlio di una importante famiglia veneta che visse in Umbria e fondò i monaci camaldolesi di Montecorona (coronesi), ancora esistenti come comunità di eremiti.
Sarà poi presentata il 31 gennaio 2023 a cura di Don Giustino Farnedi, abate di S.Pietro a Perugia, la figura di San Romualdo (951- 1027), eremita e riformatore che ebbe una grande importanza come fondatore dei monaci camaldolesi. Peculiare fu il suo rapporto con il giovane imperatore Ottone III (980-1002), con cui collaborò per la riforma della Chiesa.
Il 14 febbraio 2023 Monsignor Pietro Vispi, cancelliere della Diocesi di Gubbio e parroco della Collegiata, affronterà la biografia di un santo di Umbertide, San Savino, monaco coronese che illustrò la patria con le sue virtù, raccogliendo in vita grande fama di santità.
Il 28 febbraio Mirko Santanicchia, della Università di Perugia, parlerà dei pregevoli affreschi della Badia di San Salvatore di Montecorona  che sono fortemente legati con quelli del Monastero cistercense di S. Giuliana a Perugia, perché realizzati in un contesto unico.
Tutti gli incontri si svolgeranno presso il Centro socio culturale San Francesco di Umbertide alle ore 17.00.
Per informazioni: 338 8562845 info@unitreumbertide.it