Legacoop Umbria e Anci Umbria iniziativa sulla sussidiarietà

Perugia – “La sentenza n.131 della Corte Costituzionale rappresenta un momento di svolta nel rapporto fra pubblica amministrazione e terzo settore, aprendo nuovi scenari e determinando un cambio di paradigma non solo da un punto di vista giuridico, ma anche culturale”: è quanto emerso, ieri, durante il forum in diretta facebook, su “La sussidiarietà messa in pratica. Amministrazione condivisa, co-progettazione e co-programmazione dopo la sentenza n.131 della Corte Costituzionale”, che ha visto confrontarsi esperti universitari e rappresentanti di Enti Pubblici e associazioni.

“Una sentenza che si è trasformata in una delle più rilevanti dell’ultimo decennio della Corte Costituzionale. Non era scontato che una sistemazione complessiva del rapporto fra pubblica amministrazione e terzo settore  provenisse da un giudice”: così si è espresso il professor Luca Gori, docente alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, nel trattare l’argomento, aggiungendo che “la trattazione di questo argomento pone l’attenzione sul fatto che comunità coese sono più aperte alle comunità esterne”. Per il professor Gori “la sentenza ci dice anche che cosa sia la co-progettazione; inoltre, la Corte Costituzionale, con questa sentenza, si è fatta carico di una tensione che si era creata nel terzo settore e ha dato piena legittimazione al codice del terzo settore ponendolo sullo stesso piano del codice della pubblica amministrazione”.

Il forum è realizzato nell’ambito del progetto Eco.Com, rafforzamento dell’economia comunitaria, solidale, inclusiva e sostenibile nei municipi boliviani di Sacaba e Tiquipaya, di cui si è svolto già un primo appuntamento, nell’ambito del quale Istituzioni pubbliche, associazioni, mondo della cooperazione, attori dell’economia sociale, studiosi e ricercatori si sono confrontati sulle potenzialità dell’economia sociale e comunitaria in Italia e in Bolivia.

Michele Mommi, di  FELCOS Umbria ha fatto un primo bilancio del progetto Eco.Com che ha sostenuto 10 aziende boliviane, coinvolgendo 300 produttori, con le relative famiglie. Il presidente del consiglio comunale di Foligno, comune capofila del progetto, Lorenzo Schiarea ha ricordato “l’attenzione dell’Amministrazione alle tematiche trattate dal progetto” e “la necessità di lavorare in sinergia, a tessere reti a favore dei più bisognosi”.

Per Silvio Ranieri, segretario generale ANCI Umbria, “Eco.Com ha il grande merito di occuparsi non solo di cooperazione decentrata, ma anche di sviluppo sostenibile e di reti fra più livelli Istituzionali, mondo dell’associazionismo e della cooperazione”. Andrea Ferrannini, PIN Arco ha parlato del “notevole contributo di questa iniziativa per i benefici che ne derivano, anche in relazione all’emergenza sanitaria che stiamo affrontando”. Andrea Bernardoni, Legacoopsociali ha detto che “il tema della sussidiarietà è trasversale e dà origine a nuove progettualità su cui lavorare. Si possono costruire linee guida per i nostri partner rispetto a come in Italia si sta delineando il tema della sussidiarietà. Negli ultimi 40 anni, è cresciuto, in maniera sempre più forte, il livello di penetrazione del mercato e delle logiche di mercato, in tutti gli ambiti del nostro vivere. C’è stata una trasformazione verso società economiche. Negli ultimi 20 anni, in Italia le logiche di mercato hanno sempre più orientato i rapporti fra terzo settore e pubblica amministrazione, spingendo verso una logica del massimo ribasso e determinando un disvalore”.

Bernardoni ha concluso sottolineando come “la sentenza determini la necessità di costruire nuove politiche pubbliche che non possono essere centrate esclusivamente sul rapporto fra Stato ed enti pubblici, ma deve configurare anche la partecipazione cittadina”.

Finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Eco.Com è promosso dal Comune di Foligno, in partenariato con Felcos Umbria, Anci Umbria, Legacoop Umbria, PIN S.c.r.l., Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) in Bolivia, Gobierno Autónomo Municipal de Tiquipaya, Gobierno Autónomo Municipal de Sacaba, oltre ai Comuni umbri di Bevagna, Città di Castello, Gualdo Cattaneo, Narni, Orvieto, Perugia, Spello, Terni.