Oncoematologia: raddoppiati gli accessi. Dal Comitato la pianta per lo spostamento del reparto

TERNI – Purtroppo sempre più pazienti entrano nel reparto di Oncoematologia a Terni. Nel 2010 si contavano 8.680 accessi, a distanza di 6 anni, sono raddoppiati, arrivando a 17.220. Accessi e non pazienti in ingresso, quindi tutti quei malati oncologici che per cure, visite, e terapie, devono ogni settimana entrare ed uscire dal reparto più volte.

Un reparto tornato alla ribalta delle cronache anche oggi perché quella struttura – secondo il Comitato fondato dai pazienti di Oncoematologia – è inadatta.

Pericolosamente vicina a Malattie Infettive, con il rischio che i pazienti oncologici possano ammalarsi, anche solo per un raffreddore, fuori dal plesso ospedaliero del Santa Maria.

Fattore questo che – ha stimato il Comitato – comporta una spesa annua di 12.000 euro all’Ospedale per spostare e trasferire i degenti da Oncoematologia all’interno della struttura ospedaliera e permettergli ulteriori terapie.

Il comitato si batte da anni per far tornare quindi l’Oncoematologia all’interno della sede principale.

Tanto che le 12.000 firme raccolte nella petizione dall’anno scorso ad oggi, sono arrivate dritte dritte sul tavolo del direttore generale, del nuovo sindaco, dell’assessore al welfare Marco Cecconi.

La controparte istituzionale è ottimista sull’operazione di spostamento del reparto al terzo piano dell’ospedale.

Il Comitato un po’ meno.

D’altra parte, dal 2012 ad oggi, gli ex direttori generali, prima Giovannini poi Casciari, ora Dal Maso hanno sempre promesso – con protocolli d’intesa controfirmati – ma mai portato a termine l’operazione di trasferimento. Da Dal Maso arriva addirittura una data, quella del 31 gennaio 2019, per la valutazione della richiesta dei pazienti. Per non far sì che tutto cada nell’oblìo anche questa volta – con l’imminente scadenza del mandato del direttore generale –  l’ingegnere Alessandrini a nome del Comitato, ha persino presentato la pianta del progetto per lo spostamento del reparto al terzo piano.

Nero su bianco, la pianta riceverà l’ok o no da parte del direttore generale a fine gennaio. Attualmente il terzo piano dell’ospedale  è occupato – per una mezza ala – da Oculistica. L’altra mezza è inutilizzata.

Le speranze del comitato stanno svanendo, ma come si dice “la speranza è l’ultima a morire”.

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