Perugia, nuova scuola a Ponte Pattoli, ok alla variante del Prg

PERUGIA – Con 21 voti a favore e due astenuti (Scarponi, Giaffreda) il Consiglio ha approvato l’adozione della variante al Prg (parte operativa), necessaria alla costruzione del nuovo plesso scolastico di Ponte Pattoli, secondo la preconsiliare della Giunta n. 3 del 1° febbraio scorso.

In un primo tempo il progetto preliminare, approvato nell’ottobre del 2017, prevedeva che il nuovo edificio ricadesse interamente in un’area già individuata ai fini della realizzazione di servizi pubblici (classificata come Spu). Successivamente, gli uffici hanno ritenuto di dover arretrare il plesso rispetto al fronte stradale, andando così a interessare un’area classificata come residenziale (circa 1.000 mq classificati come C4 residenziale di tipo estensivo) e rendendo indispensabile l’adozione della variante al Prg per una nuova classificazione a Spu di questa seconda parte di terreno.

Le aree interessate dal progetto preliminare della nuova scuola (classificate in parte come zona “Spu” ed in parte come zona residenziale “C4”) risultano di proprietà privata e saranno, quindi, acquisite con l’attivazione della relativa procedura di esproprio.

Si tratta di una modestissima variante da zona C4 a zona Spu, finalizzata a realizzare un’opera di pubblico interesse, ricadente in gran parte in una zona già destinata a servizi pubblici, con una ricaduta sull’ambiente del tutto trascurabile, persino inferiore a quella potenzialmente prevista dal PRG vigente.

Il nuovo plesso consentirà, peraltro, da un lato, di risolvere le carenze funzionali degli edifici scolastici oggi presenti nel quartiere (scuola dell’infanzia “J. Piaget”, il nido “l’Orsacchiotto”, un C.V.A. polivalente ove ha sede tra l’altro l’Istituto Comprensivo Perugia 15, nonché spazi per attività educative ed aggregative) e, dall’altro, di rinnovare e razionalizzare il patrimonio edilizio scolastico del Comune, con un risparmio sui costi di affitto.

Il progetto  prevede di realizzare dieci classi in grado di ospitare circa 25 bambini ciascuna e i laboratori della primaria, più le 4 classi dell’attuale secondaria di primo grado. Il nuovo plesso si rende necessario tenendo anche conto dello sviluppo demografico del quartiere, rispetto al quale l’attuale situazione della scuola primaria è inadeguata e insufficiente. Per questo  abbiamo chiesto ai progettisti di fare uno sforzo ulteriore nella progettazione per anticipare la fattibilità di un ampliamento futuro. La nuova scuola permetterà così una continuità didattica per i bambini che lì potranno frequentare dall’asilo alla secondaria, permettendo di rafforzare un’identità molto sentita dal quartiere.

L’investimento è stato inserito nella Programmazione triennale con un mutuo di 3 milioni di euro che sarà acceso con la Cassa Depositi e Prestiti non appena pronto il progetto definitivo, a valere sul bilancio comunale. Altre risorse per finanziare la progettazione, inoltre, sono state stanziate con la variazione al bilancio di ottobre scorso sulla base di fondi recuperati dagli uffici su altri progetti finanziati su bandi regionali.

 

Borghesi ha preannunciato un voto a favore da parte del Pd in considerazione del fatto che nella passata legislatura più volte si era affrontato il tema dell’edilizia scolastica, con particolare riferimento all’area nord (villa Pitignano, Ponte Pattoli). La consigliera ricorda che vi è una delibera del 2011 in cui la giunta Boccali effettuò una ricognizione degli edifici perugini, evidenziando la necessità di una razionalizzazione delle scuole.

“Oggi crediamo che Ponte Pattoli e zone limitrofe abbiano bisogno di una soluzione per dismettere gli affitti esistenti e risolvere una volta per tutte la situazione di vetustà delle sedi dando servizi al territorio”. Borghesi ha espresso soddisfazione per la decisione dell’attuale giunta, quindi, di dare continuità ad un indirizzo formulato dalla precedente. Infine la consigliera ha chiesto lumi, unitamente al collega Mirabassi, sul perché nel progetto si parli di stralci funzionali, per sapere se l’opera verrà completata tutta in una volta o con vari interventi nel tempo.

Pietrelli ha segnalato che il M5s è favorevole a che si metta a disposizione della popolazione un nuovo spazio scolastico a Ponte Pattoli; tuttavia sarebbe preferibile procedere ad una riqualificazione dell’esistente piuttosto che dar vita ad una nuova costruzione che va ad aggravare il consumo di suolo. Da qui l’astensione del gruppo.

A fornire un quadro generale è stato l’assessore Dramane Wagué che, in avvio, ha sottolineato come l’edilizia scolastica sia stata una priorità di mandato della giunta Romizi: visto lo stato precario delle scuole ad inizio legislatura – ha detto – l’Esecutivo ha operato per trovare in ogni modo possibile le risorse necessarie per riqualificare il maggior numero di plessi, arrivando ad investire oltre 27 milioni a fronte dei soli 3 approntati dalla precedente Giunta Boccali. Su Ponte Pattoli – riferisce Wagué – ci sono stati vari incontri con la dirigente scolastica ad inizio mandato all’esito dei quali si concordò quale priorità assoluta l’individuazione di nuovi locali ove ubicare la direzione onde abbandonare l’immobile detenuto in affitto. Ciò è stato fatto in tempi rapidi. Successivamente sulla scala delle priorità è stata affrontata la questione della nuova scuola a Ponte Pattoli, per la quale in avvio si è tentato di intercettare dei finanziamenti regionali, ma senza esito positivo.

Stante ciò e vista l’importanza del progetto volto a ricongiungere in un unico edificio elementari e medie, l’Amministrazione ha lavorato sull’obiettivo di contrarre un mutuo per la edificazione di una nuova scuola da compensare, per così dire, procedendo all’abbandono dell’attuale locazione. Prima di scegliere la via del nuovo edificio si è sondato il territorio per individuare l’esistenza di un immobile adatto da ristrutturare ma senza esito positivo.

Il progetto che ora sta vedendo la luce è ambizioso e prevede di costruire una scuola moderna assolutamente adatta ai bisogni dei ragazzi. Per Wagué questa operazione è l’esempio ulteriore di uno sforzo enorme, seguito nei vari passaggi anche direttamente dal sindaco Andrea Romizi, compiuto in questi cinque anni di legislatura da Amministrazione comunale ed uffici, con risultati eccezionali, confermati dai 27 milioni di euro investiti.

Rispondendo a Borghesi e Mirabassi sul tema degli stralci funzionali, l’assessore ha chiarito che l’edificio scolastico principale verrà completato in un’unica operazione, mentre negli stralci successivi si procederà alle opere pertinenziali, ad esempio palestra, laboratori, ecc.

Sorcini segnala come il Comune abbia in carico ben 115 edifici scolastici: tutti o quasi avrebbero bisogno di essere messi a norma o dotati di palestre e strutture connesse, ma ciò appare impossibile. Dunque è necessario accorpare gli istituti per quanto possibile per semplificare le cose e per avere, di conseguenza, strutture all’avanguardia.

Fronduti ha espresso qualche perplessità per l’importo del mutuo contratto (3 milioni di euro) e su alcuni aspetti tecnici del progetto (palo di fondazione). Alla luce di queste perplessità manifestate da Fronduti, Camicia ha chiesto di rinviare la pratica in commissione per ottenere chiarimenti dai tecnici, ma l’aula ha respinto la mozione d’ordine con 13 contrari, 9 a favore e 4 astenuti (M5S e Scarponi).

Non approvata infine l’immediata esecutività dell’atto essendo stati i voti a favore solamente 16 invece dei 17 richiesti.

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