Perugia, presidio contro il Ddl Pillon

PERUGIA – All’indomani dell’ennesimo incontro tra il Sindaco Andrea Romizi ed il Senatore della Lega Simone Pillon, il Gruppo Consiliare e la Segreteria Comunale del Partito Democratico di Perugia tornano con forza a ribadire il proprio no al cosiddetto Disegno di Legge Pillon che vuole cambiare il diritto di famiglia. In peggio. E che verrà discusso e presentato alla cittadinanza giovedì 13 e venerdì 14 dicembre a Perugia, città di adozione ormai del Senatore.

Il DDL Pillon è un vero e proprio tentativo di minare alle fondamenta l’attuale diritto di famiglia, di scardinare i tanti traguardi ottenuti grazie ad anni di battaglie sociali, basandosi su una visione ideologica, maschilista e patriarcale della famiglia.

Con preoccupante miopia – spiegano gli esponenti del PD perugino – Il DDL Pillon rende obbligatoria la figura del mediatore familiare a pagamento – figura che il Senatore conosce bene, trattandosi della sua professione –  senza alcuna distinzione, ad esempio, per i casi di violenze domestiche subite dalle donne: i confronti tra i coniugi e il mediatore familiare dovranno avvenire cioè anche in caso di violenza, sottoponendo il componente debole della coppia – di solito la donna – ad ulteriori ed ingiustificate pressioni psicologiche. Non solo, finchè la violenza domestica non è comprovata – come prevede la proposta, senza ulteriori specifiche – i figli saranno costretti ad avere rapporti con il padre violento, e una donna che denuncia il coniuge sarà facilmente sospettata di manipolare i figli contro il padre, rischiando peraltro di perdere la responsabilità genitoriale.

Come se non bastasse, l’assegno di mantenimento verrà abolito: di nuovo, chi si trova in una situazione di maggiore difficoltà e dipendenza economica – anche qui, quasi sempre le donne – sarà sottoposto ad un vero e proprio ricatto economico e morale, dovendo affrontare la separazione al prezzo di una maggiore precarietà, o, più probabilmente, rinunciando alla stessa, rassegnandosi alla propria quotidianità fatta di pressioni e violenze, per sè e per i figli.

Quella del Senatore Pillon e della Lega, partito tra le cui fila è stato eletto, è una crociata contro le libertà civili e individuali di donne, uomini e bambini coinvolti, a vario titolo, nelle separazioni e nei divorzi. È una campagna antistorica che vagheggia una famiglia patriarcale, dove è l’uomo a primeggiare mentre i figli e la moglie sono poco più di una sua proprietà: una idea di società che cozza con le conquiste in tema di diritti civili e sociali che il nostro Paese ha raggiunto nei decenni passati e che sono intoccabili ed inviolabili.

Riteniamo sia giunto il momento per il Sindaco Romizi di scegliere da quale parte stare: con il Senatore Pillon e con la Lega, mettendo al primo posto interessi personali ed elettorali, oppure a fianco delle donne, dei bambini e delle famiglie della sua città.

Invitiamo dunque – concludono gli esponenti del PD perugino – tutti i cittadini e le cittadine di Perugia a partecipare al presidio che si svolgerà venerdì 14 dicembre alle ore 15.00 in Piazza IV Novembre, mentre alla Sala dei Notari il Senatore Pillon spiegherà la sua riforma alla città: un momento utile per chiedere, convintamente ed ancora una volta, il ritiro di una proposta che non tutela in alcun modo il preminente interesse del minore nè quello della donna, e che non va riformata, ma stracciata.

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