Prima giornata del Congresso Regionale Fnp Cisl Umbria

“Occorre dare un ruolo più incisivo alla contrattazione sociale, ripulendola da procedure rituali e burocratiche, spesso indotte dagli stessi interlocutori istituzionali per limitare l’efficacia sulla comunità a favore di scelte economiche diverse, con spese che sfuggono alla concertazione sindacale. Solo una grande stagione di concertazione è in grado, in questa fase storica, di rilanciare il Paese”.

Così Luigi Fabiani, oggi (lunedì 10 gennaio), Segretario Generale regionale della Fnp Umbria, in apertura dell’XI Congresso della Federazione nazionale pensionati della Cisl-Umbria. Parole accolte dagli applausi della platea dei delegati, a dimostrazione di come il problema sia sentito sia a livello regionale che in tutti i territori.

Un Congresso la cui importanza è testimoniata dalla presenza del Segretario Nazionale della Fnp Cisl, Piero Ragazzini.

Fabiani, che ha raccolto numerosi applausi durante il suo intervento (preludio, dicono i rumors, della sua riconferma al vertice della Fnp Cisl dell’Umbria), ha parlato in modo chiaro e diretto sui principali problemi. Come su quello dello sanità: “I tagli selvaggi alla sanità degli ultimi decenni hanno decisamente peggiorato a risosta ai bisogni sanitari dei cittadini, che ogni anno spendono 40 miliardi di euro per superare le difficoltà delle liste d’attesa (…) In Umbria, ormai da tempo, le organizzazioni sindacali denunciano le difficoltà che incontrano pensionati e non per accedere alle cure nei tempi e nei modi che la Costituzione garantisce. La politica regionale deve assolutamente cambiare passo. Servono subito il potenziamento della medicina preventiva, la riduzione dei tempi di attesa e l’ottimizzazione delle cure e degli esami di laboratorio”.

Nel suo intervento il Segretario Nazionale Piero Ragazzini ha evidenziato che, con l’ultima manovra del Governo Draghi, finalmente i pensionati sono usciti da quella marginalità a cui li avevano relegati le scelte economiche degli ultimi anni. “Nella Manovra c’è la rivalutazione piena delle pensioni, c’è una riduzione dell’Irpef che è più incisiva proprio nelle fasce in cui ricadono i redditi della stragrande maggioranza dei pensionati, c’è un finanziamento importante per l’apertura di un percorso serio sulla non-autosufficienza. Un percorso di dignità che non riguarda solo i pensionati e le loro famiglie, ma anche i non pensionati”.

Domani la seconda giornata del Congresso, con il rinnovo delle cariche. Intanto ferve il dibattito, con numerosi interventi dei delega di tutti i territori della regione