Prosac Alwaysmile, a Foligno la centrale dello stile: la storia di Leonardo e Marta

FOLIGNO – La location trasuda personalità e stile, entusiasmo e passione. L’esempio che i giovani non sono tutti “cervelli in fuga”, ma anche eccellenze che decidono di mettersi in gioco nella propria città. E’ il caso di “Prosac Alwaysmile”, più che un marchio d’abbigliamento una filosofia: capi al 100 per cento made in Italy, che colgono il rapporto tra l’artigiano e il suo lavoro. Nati per gioco, con la realizzazione di sacche di iuta per l’università, Prosac diventa famoso con i papillon (ne creano di ogni forma e dimensione e ne hanno venduti migliaia dalla nascita, con i tessuti più disparati, anche provenienti da XFactor), e ora la consacrazione anche con i gilet su misura, i capi vintage e tanto altro.

prosac_sh-room-4Dietro il successo di questa griffe di via XX Settembre ci sono loro, Leonardo Agostini e Marta Ceccarini, neanche 50 anni in due. Partono insieme nel 2013, con la iuta riciclata. Poi il primo viaggio a Londra e da lì l’apertura al mondo e la scoperta di questa grande passione. “Un viaggio a Londra – dicono – ci ha poi portato, inebriati da quel profumo di futuro che solo la capitale inglese può diffondere così intensamente, a sviluppare e poi a realizzare i primi modelli di papillon”. Si parte in un garage, poi la creazione di quello che viene orgogliosamente definito sh-room, dove “sh” non è solo show ma anche share e shop. Perché da Prosac non c’è solo la possibilità di acquistare capi, ma è diventato anche un luogo di eventi. Lo scorso weekend addirittura location per il “barber shop” e dj-set. Il tutto in luogo anche simbolo, ristrutturato e riaperto al pubblico.

“Tutto è partito così – racconta Leonardo – pubblicando le foto delle nostre creazioni sui social. Da lì ci contattò un’azienda di Minerbio che iniziò a commissionarci papillon”. La crescita da lì è stata immediata: “Il nostro obiettivo è comunicare il nostro stile, con tessuti e materiali di eccellenza internazionale – spiega Leonardo – vogliamo far capire che il vero gusto è quello personale. Ti vesti bene quando ti senti bene, Prosac non guarda i trend ma realizza capi unici e personalizzati”.

E il segreto di Prosac? Leonardo risponde così: “l’entusiasmo, la cura dei dettagli e il gioco di squadra con le persone giuste, perché la somma delle parti è sempre maggiore dell’intero”. Tanti i giovani che lavorano con Leonardo e Marta, tutti pieni di voglia di fare. Il tutto ovviamente all’insegna dell’ecosostenibilità.

Tante le novità in arrivo per Prosac, ma la più grande è quella che dimostra di più la “visione” di Leonardo e Marta: la creazione di una nuova tipologia di lana, ottenuta da pecore merino e da una tipologia di pecore di Visso. E tra 20 anni come si vede Leonardo, mister Prosac? “In giro per il mondo, con base a Foligno, ad esportare il nostro concetto di stile”.

Foto Carolina Paoletti