Quasi cento anni ma non li dimostra, il paziente che ha visto allungata la vita grazie ad un intervento chirurgico al cuore di nove anni fa
PERUGIA – Anche nel caso del signor Aldo Serafini, 98 anni compiuti, la tecnologia ha fatto miracoli. Mentre era prossimo ai novanta anni, le sue condizioni generali non erano delle migliori, anzi la stenosi valvolare aortica era considerata “severa” dai cardiologi del S. Maria della Misericordia con tutti i rischi del caso. Gli venne sconsigliato un intervento cardiochirurgico tradizionale, ma proprio da lì partì la svolta della nuova vita. ” Come alternativa gli proponemmo un intervento chirurgico allora considerato fortemente innovativo – ricorda il Dottor Claudio Cavallini,
direttore della struttura complessa di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera di Perugia- : l’impianto per via percutanea di una nuova valvola (TAVI), che gli fu posizionata nel luglio del 2009″. Si trattò del primo intervento, quando in Italia erano pochissimi i centri che adottavano quella tecnica, e da allora i cardiologi della sezione di Emodinamica dell’ospedale di Perugia di interventi analoghi ne hanno eseguiti quasi 300. Al signor Aldo nella occasione venne applicato anche un Pace-Maker che nove anni dopo, proprio in queste ore ha necessitato della sostituzione delle batterie. Intervento eseguito dagli specialisti che hanno così potuto “certificare” uno stato di salute eccellente del quasi centenario che sprizza energia da tutti i pori. “Mio padre ha sempre lavorato a contatto con la natura- racconta uno dei figli, Giampaolo, già ufficiale delle ‘Esercito-, e questo è il primo segreto della sua vitalità. Ha diretto grandi aziende agrarie nella provincia di Perugia, fino a diventare responsabile del laboratorio sementi della FAO. Raccomandargli di restare in casa ,specie quando il tempo è bello è praticamente impossibile. Frequenta il bar del paese (Paciano), lavora nell’orto, è attivo anche sui social. Per lui il compiute lui non ha segreti, continua a navigare e fare ricerche su qualsiasi tema vuole approfondire “. Il Signor Aldo
ovviamente conferma tutto e va oltre: ” Devo tutto ai medici dell’ospedale di Perugia, a quell’intervento di nove anni fa che mi ha salvato la vita. Come faccio ad essere così in forma? Tengo la mente allenata, mi piace seguire cosa accade nel mondo, non rinuncio mai al giornale e quasi tutti i giorni gioco a carte con gli amici. L’alimentazione? Tanta pasta, e poca carne a pranzo; caffè e latte a cena o al massimo una minestra”. Traguardi prossimi venturi ? Riferisce ancora Giampaolo nella nota dell’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera :”Mio padre non se ne pone e noi lo assecondiamo in tutto ; si è imposto delle regole che rispetta senza fatica, nulla e nessuno gli fanno pesare gli anni che ha”.