Salviamo Radio Radicale, garante della consapevolezza dei cittadini

PERUGIA – Radio Radicale è memoria storica delle Istituzioni, del pensiero nazionale e un luogo fondamentale di dibattito, divulgazione e conoscenza a beneficio della consapevolezza e della coscienza civica e politica di tutti i cittadini. Una realtà che deve essere difesa, tutelata e alla quale è assolutamente necessario garantire un futuro per la prosecuzione di un compito che supplisce a carenze del servizio pubblico.
E’, potendo sintetizzare, il concetto centrale espresso nel corso della manifestazione “Conoscere per deliberare – Salviamo Radio Radicale”, promossa da Michele Berloco di +Europa-Centro democratico Perugia, ospitata alla sede del Comitato elettorale di Giuliano Giubilei, candidato sindaco di Perugia, supportato dalla coalizione di centrosinistra, della quale +Europa è entrata a fare parte contribuendo alla formazione della lista Rete civica – Perugia in Europa con Giuliano Giubilei. Hanno partecipato Alessandro Massari, della direzione Nazionale di +Europa e presidente del Comitato nazionale di Radicali Italiani, i gruppi di +Europa di Perugia e Terni, militanti radicali da tutta la regione, tra i quali Andrea Maori, che ha moderato l’evento, e alcuni candidati della lista Rete civica Perugia in Europa con Giuliano Giubilei, tra i quali, Kamaljeet Kaur e Leonardo Racana, in corsa per il consiglio comunale di Perugia, Elona Gaxha, che corre per il consiglio comunale di Foligno, e Cristiano Costantini, candidato a Marsciano.
Per evitare la chiusura di Radio Radicale in tutta Italia, politici e Istituzioni si stanno mobilitando affinché il Governo non sospenda arbitrariamente l’erogazione di quello che di fatto è un servizio pubblico. Radio Radicale, infatti, da oltre quarant’anni garantisce la diffusione delle dirette parlamentari e dei lavori delle maggiori istituzioni pubbliche, come ad esempio le udienze del Consiglio superiore della magistratura, Corte costituzionale e procedimenti penali di grande interesse pubblico.
Nel corso dell’evento è stato ricordato come l’Agcom abbia chiesto al Governo di non procedere nell’intenzione di interrompere il servizio fornito dalla radio e, al contrario, effettui la gara per la concessione in base alle regole europee.
Per rendere l’idea dell’importanza che Radio Radicale rappresenta anche per l’Umbria, nel corso dell’evento è stato ricordato che l’archivio dell’emittente preserva le registrazioni di circa 1.700 eventi che si sono tenuti nella nostra regione, come il processo per l’omicidio del giornalista Mino Pecorelli, molte manifestazioni ufficiali ed eventi legati al mondo religioso registrati ad Assisi.
In chiusura è stato espresso anche un ricordo di Massimo Bordin, figura storica di Radio radicale venuta a mancare nei giorni scorsi, ex direttore dell’emittente e conduttore della rassegna “Stampa e regime”, vera preghiera mattutina di decine di migliaia di ascoltatori.