Sangemini ancora ferma per sciopero. I lavoratori incontrano il vescovo di Terni: “Mettere le persone al centro del progetto”
SAN GEMINI – Nuovo sciopero dei lavoratori della Sangemini, ieri, per l’intera giornata, con adesione pressoché totale. La protesta, indetta dalla Rsu insieme a Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil,è stata accompagnata da un presidio fuori dalla fabbrica, al quale è intervenuto anche il Vescovo di Terni, Giuseppe Piemontese, la cui visita, già programmata, era stata interdetta dall’azienda ai lavoratori in produzione.
“La risposta è stata unitaria e importante, a dimostrazione di come il fronte sindacale sia compatto e determinato ad ottenere i risultati attesi da tutte le maestranze – affermano Flai, Fai e Uila in una nota – Ringraziamo il vescovo per la sua sensibilità e per la vicinanza dimostrata ai lavoratori, espressa anche attraverso una raccomandazione verso l’azienda, affinché i processi di innovazione tecnologica e riorganizzazione interna non vadano a danno dei lavoratori, ma al contrario tengano sempre al centro la persona”. “Resta forte la preoccupazione per una politica aziendale non chiara – continuano i sindacati – fatta di investimenti fuori dal perimetro aziendale, mentre restano forti inadempienze rispetto allo stato di salute dell’intero gruppo. I lavoratori – concludono Flai, Fai e Uila – chiedono garanzie sulla tenuta dei livelli occupazionali e sugli inquadramenti”. La mobilitazione proseguirà già il prossimo 31 ottobre con un presidio dei lavoratori a Perugia in occasione del confronto previsto in Regione Umbria.