Spoleto, corsa tra donne: in corsa anche Camilla Laureti

SPOLETO – Altra donna in campo in vista delle elezioni amministrative di giugno. Dopo Maria Elena Bececco scende in campo anche Camilla Laureti. L’assessore alla Cultura della giunta Cardarelli, subentrata un anno e mezzo fa, scende in campo con una lista civica che, al momento, non presenta legami con il Pd. Proprio i democratici erano stati tentati dall’appoggio alla Laureti ma non hanno ancora sciolto le riserve e la mossa sembra proprio un modo per accelerare i tempi.

“Cari cittadini, ho deciso di candidarmi a Sindaco di Spoleto con una mia Lista Civica. 

E’ una scelta che nasce dall’esperienza di questi 18 mesi di lavoro come Assessore alla Cultura e al Turismo, ma che affonda le sue ragioni nel legame, profondissimo, che ho con questa città. Da sempre trascorro qui moltissimo tempo. Ho qui i più bei ricordi di infanzia. Alla morte di mio padre Pasquale mi ci trasferii a vivere per due anni con l’idea di continuare il suo sogno del Trebbiano Spoletino. Un legame che mi ha portato ad accettare con grande entusiamo la chiamata di Fabrizio Cardarelli un anno e mezzo fa; lo stesso che oggi mi porta, con grande convinzione, a compiere questo ulteriore passo. 

Un passo difficile, impegnativo, rivoluzionario della mia vita per molti versi e di cui non mi nascondo le difficoltà. Ma, allo stesso tempo, un passo in cui credo molto. 

In questo anno di lavoro mi sono immersa dentro Spoleto. Ho attraversato la città e il territorio in lungo e in largo, ho incontrato i cittadini, le imprese, le associazioni culturali, il mondo del volontariato. Ed è così che in pochi mesi i miei “Ciao” sono stati talmente tanti da essere presi in giro dalla Rivista dello scorso anno. Ma dietro questi “Ciao” c’è la grande passione che mi ha portato ad immergermi nella storia e nelle vicende di Spoleto, ad ascoltare le persone che quotidianamente la fanno, a conoscerla ancora meglio: a conoscerne, soprattutto, le grandissime potenzialità. 

In un mondo che sempre più chiede cultura e storia, qualità ambientale e della vita, Spoleto ha tutto questo. In un mondo in cui le città fanno a gara per essere conosciute, Spoleto è già oggi un marchio globale, noto nel mondo, che aspetta solo di essere valorizzato. Quando i centri italiani promuovono nuovi Festival, noi ne abbiamo uno che dopo 60 anni è ancora vivo e creativo, cui si aggiungono istituzioni culturali che tutto il mondo ci riconosce (dal Teatro Lirico Sperimentale al Centro Italiano Studi Alto Medioevo, dall’Accademia degli Ottusi a Palazzo Collicola).

Queste le basi su cui lavorare: il turismo, la cultura, un’economia ecosostenibile, la nostra vocazione internazionale. 

E’ questa la partita che voglio giocare: per dare una prospettiva nuova alla città, per ricostruire forte il senso di comunità tra gli Spoletini, per creare sviluppo, perché sono troppe le aziende che stanno chiudendo, troppi i nostri concittadini che sono a casa, senza un lavoro.  

Voglio una Spoleto che sceglie il suo futuro. 

Per questo promuoverò un piano strategico della città, che ne individui punti di forza e di debolezza: un lavoro di programmazione, Spoleto 2028, che ci aiuti a pensare, programmare e stare nel futuro. 

Voglio una Spoleto che sia, prima di tutto, comunità. 

Per questo darò priorità al sociale, alla solidarietà, alla sanità e lavorerò con l’associazionismo per affrontare i problemi delle persone più sofferenti e più povere perché siano al centro delle nostre politiche. Ma allo stesso tempo farò conoscere meglio e metterò in rete gli Spoletini che vivono in altre città d’Italia e all’estero, le tante personalità di tutto il mondo che hanno deciso di diventare Spoletini d’adozione. Perché sono convinta che dallo stare insieme, dal costruire questa comunità allargata, nasceranno idee, progetti e opportunità per tutti.

Voglio una Spoleto capace di utilizzare al meglio i fondi europei, per creare occupazione e sviluppo. 

Per questo istituirò un Ufficio Europa con l’assistenza di progettisti europei e avvierò accordi con la Regione e Sviluppo Umbria per avere qui competenze, idee, progetti: per le imprese, sia industriali sia agricole, per il sociale, per la formazione. Tanto più nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, l’Europa deve diventare un vero motore di sviluppo della nostra città.

Voglio una Spoleto che sia una città delle opportunità per i giovani.

Per questo punterò sulla formazione e sulla scuola e lavorerò con l’amministrazione regionale e quella nazionale per ridare vita alla Scuola del Libro e avere qui una sede Universitaria nei settori della creatività e dell’impresa culturale e per realizzare insieme spazi di coworking e luoghi per far nascere e crescere le startup in questi settori.

Voglio una Spoleto collegata meglio. 

Per questo rafforzerò, prima di tutto, l’azione nei confronti di Trenitalia per avere una fermata dell’Alta Velocità ad Orte che assicuri un collegamento efficace con la rete nazionale. E, allo stesso modo, vorrò un’azione continua sul piano della qualità delle infrastrutture, anche all’interno della città.

Voglio una Spoleto che ‘utilizzi’ il Festival al meglio. 

Per questo promuoverò iniziative per portare a Spoleto un turismo internazionale di qualità in occasione del Festival e far sì che le settimane del Festival siano anche un momento di formazione, in cui gli artisti lavorino con le associazioni e le istituzioni culturali della città e della regione: un modo perché il Festival lasci un segno – culturale ed economico – sempre più forte.

Voglio una Spoleto sempre più conosciuta nel mondo. 

Per questo avvierò una iniziativa di comunicazione sul piano internazionale e una campagna con i grandi tour operator per promuovere nel mondo la nostra città con pacchetti turistici specificamente dedicati ai segmenti del turismo culturale, religioso, enogastronomico, sportivo.

Sono solo alcune delle idee che mi guidano in questa scelta. Nei prossimi giorni ne proporrò altre alla città. Idee nate dal confronto e dalla riflessione, che hanno e avranno tutte un segno comune. Sono idee ‘per’ qualcosa e non ‘contro’ qualcosa; idee che per camminare hanno bisogno delle gambe di persone il cui unico interesse sia il bene dei cittadini; idee che guardano allo sviluppo futuro di questo territorio; idee che voglio portare avanti con gli attori della città, con tutte le forze politiche che decideranno di sostenermi, con le associazioni, con il volontariato, con i cittadini. Semplicemente perché penso che il valore comunità sia essenziale: per oggi e per il nostro futuro. 

Per questo nei prossimi giorni inizierò un “Viaggio dentro Spoleto”. Un viaggio di ascolto che mi porterà tra gli artigiani e nei luoghi della produzione industriale, nei luoghi del disagio e della sofferenza ed in quelli dell’arte, nella Spoleto del Centro Storico e nelle tantissime frazioni che sono un nostro grande patrimonio, spesso non sfruttato. Un Viaggio che voglio sia un momento di confronto aperto, da cui trarre idee concrete, realizzabili, utili. 

La mia porta è aperta a chi vuole lavorare con me alla costruzione di una lista civica con questa prospettiva: il bene dei cittadini, il futuro di questa città. Una porta che terrò aperta in questi giorni, in queste settimane. E dopo.

Uno degli articoli più belli della nostra Costituzione è il 54. Si parla di “disciplina e onore” nell’adempimento delle funzioni pubbliche. Da me avrete entrambe. E, in più, avrete tutto l’amore che ho per Spoleto.

Al lavoro”

Camilla Laureti

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