Tagli al trasporto (Tpl): sindacati, ancora nessuna risposta dalla Regione

Una corsa verso un taglio di 3,5 milioni di euro strutturali (per sempre) quella che la Regione Umbria sta facendo, con in testa l’assessore regionale Melasecche, considerandola la panacea di tutti i mali in termini di bilancio.
Oltre il danno anche la beffa: a circa 15 giorni dalla loro applicazione, non una risposta al sindacato che ha molte volte posto la domanda su quale servizio pubblico si intenda dare al cittadino, sul perché e sul come di queste “rimodulazioni” (che rimodulazioni non sono, ma hanno un nome ben preciso: tagli alle corse urbane ed extraurbane). E poi, non una rassicurazione sulle ricadute occupazionali. Su quest’ultimo punto l’assessore ha comunicato a mezzo stampa che non vi saranno problemi per l’occupazione in essere (non sapevamo fosse anche datore di lavoro) ma noi, memori di quanto già successo nel 2019, siamo molto preoccupati, visto che all’epoca a pagare il conto furono proprio gli utenti ed i lavoratori.
Una “glacialità istituzionale’’, un distacco dalla realtà che i sindacati giudicano profondamente sbagliati e che non aiutano di certo a garantire al cittadino di poter andare scuola, al lavoro, che non preservano il diritto alla mobilità per le persone anziane, o per i turisti, cosa che oggi risulta essere più che mai necessaria.
Tali scelte politiche entrano a gamba tesa nel perimetro di interesse sindacale, proprio in un momento di ripartenza economica per la nostra regione, grazie ad un’impennata di turisti come non si vedeva da anni. Turisti che chiedono mezzi pubblici per gli spostamenti ed invece si troveranno anche loro a non avere un servizio pubblico adeguato.
Umilmente stiamo cercando di sensibilizzare questa amministrazione regionale a rivedere questa politica di tagli e di scarse relazioni industriali, fatta di decisioni ed atteggiamenti che alimentano in noi, nei lavoratori e nei cittadini che rappresentiamo, una forte delusione.
Non essendo partecipi in tali scelte, ci dissociamo da tutto ciò, attendendo speranzosi la riunione con l’ente programmata per il giorno 26 maggio 2022.