Terni, direzione Pd: Pardini pronto ad uscire. In Comune tensione nella maggioranza

TERNI – A Palazzo Spada si sta lavorando in queste ore per far quadrare i conti. La giunta Di Girolamo e’ pronta a chiedere l ‘ accesso al fondo di rotazione per evitare che mercoledi prossimo, davanti alla Corte dei Conti, salti il piano di riequilibrio. Proprio per evitare questo rischio la giunta e’ pronta ad aumentare la Tasi e l’aliquota Imu sulle seconde e terze case e sui capannoni artigianali e industriali. La scelta sta pero’ provocando forti mal di pancia tra alcuni consiglieri di maggioranza.

Anche se alla fine e’ stato approvato un documento con il quale si da mandato al Sindaco di mettere ” in sicurezza la situazione finanziaria del Comune per evitare il dissesto”. E’ proprio questo il punto: se mercoledi la Corte dei Conti non dovesse approvare il piano  si arriverebbe  alla fine della legislatura e al commissariamento con conseguente dissesto. Un vero e proprio fallimento per il centro sinistra di Palazzo Spada. I malumori pero’ non sarebbero stati del tutto assorbiti. Lo stesso capogruppo del Pd Andrea Cavicchioli sarebbe intenzionato a farsi da parte non condividendo la scelta politica.

Non va molto meglio la situazione nel Pd ternano dopo il congresso della settimana scorsa. Alessandro Pardini , il cardiochirurgo che ha sfidato la neosegretaria Sara Giovannelli,  annuncia battaglia ed e’ pronto a non entrare in direzione. Addirittura sarebbero emerse delle divisioni all’ interno della stessa minoranza , con il Senatore Gianluca Rossi e il Consigliere regionale Eros Brega pronti ad accettare l’ invito della maggioranza a fare parte dell’ organo ristretto . Opinioni diverse sia sul merito che sul metodo. Ma Pardini rilancia e conferma che restera’ nel partito per cambiare il Pd . Dara’ filo da torcere alla Giovannelli e , se servira’ , ai big della sua stessa minoranza.

Sara’ una settimana decisiva  per il futuro del centro sinistra a Terni e per lo stesso Pd con Di Girolamo  costretto a gettare la spugna e spianare la strada al commissario.

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