Università, assessore Barcaioli: “Basta false narrazioni su Perugia, allontanano gli studenti dalla città”
L’assessore all’Istruzione della Regione Umbria, Fabio Barcaioli, commenta il programma televisivo andato in onda il 14 maggio su una rete nazionale: “Descrivere Perugia come una città ostile e degradata, come è stato fatto in quella trasmissione, significa sposare e dare credito a una rappresentazione cara alla destra. È un sabotaggio, un attacco alla verità, un atto di viltà. Chi oggi racconta Perugia come pericolosa, chi la riduce a un fondale buio buono per accendere i riflettori di un certo sensazionalismo televisivo, compie il gesto deliberato di colpire l’identità di una città che ha fatto della cultura, della convivenza e dello studio il suo baricentro. – continua l’assessore Barcaioli -. È quindi un colpo basso anche per le nostre università, perché colpire Perugia significa colpire ciò che la tiene viva, pulsante e internazionale, vuol dire allontanare studenti e studentesse dalla città proprio mentre, in questi giorni, migliaia di giovani sono chiamati a decidere dove andare a studiare, dove iniziare il proprio percorso di vita e di crescita personale”.
E ancora: “Chi oggi cerca di ribaltare questa realtà, alimentando l’immaginario malato di una Gotham da prima serata, non ha a cuore Perugia. Ha a cuore la propria agenda, costruita su un’idea primitiva e cinica del consenso. Una strategia che la destra conosce bene, e che ripete a ogni stagione, raccontare una città allo sbando per fingersi ancora una volta l’unico argine possibile. A questa menzogna non si può più rispondere con mezze parole”.
“Perugia è una città universitaria – spiega Barcaioli -. L’università è ciò che trasforma questa città in un luogo dove il sapere incontra la vita, dove migliaia di giovani arrivano ogni anno da tutta Italia e da tutto il mondo per formarsi, per crescere e per vivere. Infangare Perugia significa minarne l’attrattività. Significa creare un danno a studenti, famiglie, docenti e ricercatori. Significa indebolire uno dei principali motori economici, culturali e sociali dell’intera regione Umbria.
In questo momento così delicato, voglio esprimere piena solidarietà e vicinanza alle azioni che vorranno intraprendere il rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Maurizio Oliviero, e il rettore dell’Università per Stranieri di Perugia, Valerio De Cesaris. Ci mettiamo al loro fianco, convinti che solo con un impegno condiviso e forte sarà possibile difendere e valorizzare la città”.
“In vista dell’elezione del nuovo Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, auspico che la difesa della città, della sua immagine e del suo ruolo centrale nel panorama culturale e sociale, entri a pieno titolo nel dibattito elettorale – prosegue l’assessore all’istruzione – Chi aspira a guidare questa storica istituzione dovrà assumersi anche la responsabilità di essere il garante di un patto profondo tra università e città, un patto che salvaguardi Perugia da narrazioni tossiche e rappresentazioni strumentali, e che valorizzi invece tutto ciò che essa realmente è, un luogo in cui si vive, si studia e si costruisce futuro”.
“La destra non ama questa città. – conclude Barcaioli – Non ama i suoi studenti e le sue studentesse, non ama le sue scuole, le sue forze dell’ordine, i suoi docenti, le sue famiglie e i suoi cittadini. Ama il racconto della paura, perché dalla paura può guadagnare qualcosa. Ma Perugia non ha bisogno di chi teme il futuro, ha bisogno di chi lo costruisce. Perugia è reale, viva e ostinata. E chi la ama ha il compito di raccontarla per ciò che è, proteggerla da chi la svuota per convenienza. Difendere Perugia è un dovere”.