Vescovo di Terni, “Linguaggio triviale non va bene: ‘ne ammazza più la lingua della spada”

“Se il linguaggio è triviale, non va bene. Deve essere sempre costruttivo, tant’è vero che abbiamo un bellissimo proverbio: ‘ne ammazza più la lingua della spada’. Bisogna stare attenti”. Così il vescovo di Terni, monsignor Antonio Soddu, a margine dell’incontro con la stampa in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Il presule ha ricordato “l’importanza della comunicazione attuale, dell’intelligenza artificiale ed anche degli algoritmi che, però, devono essere utilizzati con la ‘sapienza del cuore’ nell’ottica di Dio”. Poi ha aggiunto: “Tutti insieme dobbiamo uscire dalla solitudine ed essere sempre promotori di comunione e comunità”. In merito al lavoro giornalistico, monsignor Soddu ha detto che “nella ricerca della notizia è doveroso porsi l’obiettivo di veicolare sempre la verità. Cosa che i social non sempre agevolano”. Durante l’incontro, il presidente dell’Azione Cattolica diocesana, Luca Diotallevi, ha sottolineato come il territorio ternano “viva una crisi economica e sociale che lo sta facendo scivolare verso il destino di tante comunità meridionali”. “Oggi – ha aggiunto – Terni deve fare sistema con i centri medi dell’Italia centrale. La nostra città, con la sua esperienza manifatturiera, ha chance enormi. Ma si deve immaginare un futuro comune, individuare qualcosa attorno a cui raccogliere queste idee. Per le ‘periferie competitive’ c’è una possibilità ma va immaginata una matrice di futuro e bisogna attivarsi subito. Se aspettiamo ancora, vista anche l’età media, senza nati e senza giovani, con gente sempre più stanca, poi questa prospettiva si esaurisce”.