Fabrizio Bosso Quartet – State Of The Art al Jazz Club Perugia, al Brufani

PERUGIA – «State Of The Art», si chiama così il nuovo doppio album live di Fabrizio Bosso. Il trombettista torinese, con il suo quartetto, suonerà a Perugia sul palco dell’Hotel Brufani – sala Raffaello – martedì 5 dicembre 2017 alle 21,30. Il suo è il quinto, dei nove concerti previsti dal cartellone del Jazz Club Perugia, stagione 2017 – 2018. Con lui suoneranno Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria.

L’ultimo lavoro di Bosso è una vera e propria istantanea di una delle fasi artistiche più felici di quello che è, a tutti gli effetti, uno dei più grandi trombettisti jazz che l’Italia abbia saputo sfornare negli ultimi anni.  Il nuovo doppio album live di Fabrizio Bosso è stato registrato dal vivo durante i concerti di Roma, Tokyo e Verona. Dopo lo splendido omaggio a Duke Ellington in Duke e l’album insieme a Fabio Concato e Julian Oliver Mazzariello, il raffinato Non smetto di ascoltarti, il trombettista ha pubblicato per la Warner Music il doppio cd State Of The Art Live, per celebrare i vent’anni di carriera.

Nelle dieci tracce di questo doppio album si ravvisa, oltre al noto talento per l’improvvisazione, anche una cifra compositiva sempre riconoscibile (Rumba For Kampei, Mapa, Black Spirit, Dizzy’s Blues, Minor Mood) e, soprattutto, è palpabile la caratura di Bosso in qualità di leader, in grado di trascinare il gruppo e, nello stesso tempo, lasciare tutto lo spazio necessario per esprimere le singole personalità.

«Ogni brano – scrive Panorama – racconta come una Polaroid l’esatta atmosfera della serata in cui è stato registrato, il calore del pubblico che, in alcuni momenti, diventa quasi il quinto componente del gruppo». E’, in sostanza, una gioiosa celebrazione dell’interplay anche con chi era presente durante le registrazioni.

«Quando ho deciso di mettere in piedi questo quartetto – dice Fabrizio Bosso in una intervista -, non l’ho fatto pensando a un disco. Avevo piuttosto voglia di ascoltare la mia musica suonata da altri musicisti, con un’energia e un “colore” che fossero diversi, freschi. Questo è il suono del mio presente – aggiunge – e loro sono, oltre che degli amici, anche i musicisti che mi appagano di più sul palco perché capaci di tirare fuori il suono che ho in testa. Con loro, il mio grande lusso è che potrei permettermi di non suonare e la musica funzionerebbe ugualmente». 

Fabrizio Bosso, in ogni caso, è uno strumentista sempre capace di stabilire coinvolgenti dialoghi con i musicisti con cui collabora. Vero è anche che, quando decide di dar vita ad un album tutto suo, tiene con fermezza le redini del discorso attraverso soli di sicura scioltezza ed armonicamente variati nello spettro della sua incredibile intuizione jazzistica, fraseggiando musica trascinante e raffinata, anche nei passi più complessi che rende, abile e colto, senza mai perder d’occhio l’immediata comunicabilità.

Nelle dieci tracce di questo doppio album si ravvisa, oltre al noto talento per l’improvvisazione, anche una cifra compositiva sempre riconoscibile (Rumba For Kampei, Mapa, Black Spirit, Dizzy’s Blues, Minor Mood) e, soprattutto, è palpabile la caratura di Bosso in qualità di leader. State Of The Art è un album che riesce, da un lato, a fissare il suono di quello che è Fabrizio Bosso oggi, dopo oltre venti album incisi come leader, collaborazioni eccellenti e diversi tour in giro per il mondo. Dall’altro, ha la capacità di restituire all’ascolto tutta l’urgenza di un album interamente registrato dal vivo, con tutta la tridimensionalità dell’esperienza live.

L’appuntamento sarà il “solito”, alle ore 21,30 per il concerto. Alle 20,30, invece, per chi vorrà gustare le prelibatezze gastronomiche di Gaggi & Gaggi e i vini delle cantine Morami. Biglietto 20 euro. (Marcello Migliosi)

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