Perugia, al Centro San Martino la “Giornata per il dialogo tra cattolici ed ebrei”
PERUGIA – “Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei”. E’ questo importante appuntamento ad aprire l’annuale “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani”, in programma dal 18 al 25 gennaio. L’incontro, previsto presso il Centro ecumenico ed universitario “San Martino” (via del Verzaro, 23) è promosso dal Centro “San Martino”, in collaborazione con l’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. Interverrà Cesare Moscati, rabbino della comunità ebraica di Roma, che relazionerà su “Il libro di Rut – Dalle cinque Mighillot”.
La Settimana di preghiera è un appuntamento molto sentito nel capoluogo umbro, un modo concreto di testimoniare insieme la riconciliazione di Cristo, che vede ogni anno diverse iniziative di carattere culturale e religioso promosse dallo stesso Centro ecumenico insieme al Consiglio delle Chiese Cristiane (CCC), organismo che raggruppa le principali realtà cristiane presenti a Perugia. «Il programma degli eventi della Settimana – spiega Annarita Caponera, presidente del Centro “San Martino” e del CCC – prevede che sia itinerante nelle diverse Chiese cristiane di Perugia (il cui calendario è riportato di seguito, n.d.r.). Vorrei sottolineare soprattutto l’incontro che si terrà al Centro ecumenico domenica 22 gennaio (ore 16), che vedrà la partecipazione di tutti i responsabili di Chiesa del CCC: il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, il reverendo Ionut Radu, della comunità ortodossa romena, il pastore Pawel Gajevski, della Chiesa valdo-metodista di Perugia e Terni, e il pastore emerito Lillo Furnari, della Chiesa avventista. L’Ufficio diocesano per l’ecumenismo ha poi previsto, sempre il 22 gennaio (ore 18), nella cattedrale di San Lorenzo, la conclusione della Settimana con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti con preghiere dei fedeli inerenti la Settimana per l’unità dei cristiani 2017».
La stessa prof.ssa Annarita Caponera, docente di Ecumenismo e dialogo interreligioso all’Istituto Teologico di Assisi (ITA), anticipa alcune riflessioni sul tema di questa Settimana di preghiera ispirato al capitolo 5 della Seconda Lettera ai Corinzi: “L‘amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione”. «E’ una scelta molto significativa – commenta la presidente –, visto che quest‘anno ricorre il quinto Centenario della Riforma protestante, avviata da Martin Lutero con l‘affissione delle 95 tesi sulle indulgenze, avvenuta il 31 ottobre 1517 a Wittenberg, in Germania». «Il fatto che le Chiese possano ricordare insieme, oggi, un evento del passato che ha diviso i cristiani in occidente con un senso di speranza e ponendo l‘accento su Gesù Cristo e la sua opera di riconciliazione – evidenzia la prof.ssa Caponera – è un grande risultato degli ultimi cinquant‘anni di dialogo ecumenico. Infatti il senso dell’espressione “L’amore di Cristo” riguarda l’amore che Cristo ha avuto e ha per noi, che si è manifestato nella sua morte per tutti, la riconciliazione verso cui siamo spinti è in primo luogo quella che Dio ci offre in Cristo. In altre parole la riconciliazione, così come l’ecumenismo, prima di essere lo sforzo umano di credenti che cercano di superare le divisioni che esistono fra loro, è un dono di Dio per il quale occorre pregare».
«Questo è il primo passo, ma occorre anche andare oltre la nostra preghiera per l‘unità dei cristiani nella comune testimonianza – conclude la docente di ecumenismo –. Le comunità cristiane e le Chiese hanno quindi bisogno in primo luogo del dono della riconciliazione di Dio quale sorgente di vita e in secondo luogo ne hanno bisogno per poter dare la loro comune testimonianza al mondo affinché il mondo creda (“Fa’ che siano tutti una cosa sola: come tu, Padre, sei in me e io sono in te, anch’essi siano in noi. Così il mondo crederà che tu mi hai mandato” Gv 17, 21)».