Cosa è Casa Pound, polemicamente evocata alla direzione del Pd dal ministro Boschi? Rovente dibattito su un movimento di dichiarata ispirazione fascista.

Sta suscitando un gran vespaio il commento del ministro Elena Boschi sui ‘’no’’ al prossimo referendum. Li ha paragonati a Casa Pound.

La gran parte degli italiani- diciamo la verità- si son chiesti ‘’Cosa è questa Casa pound’’?

Per fare un servizio all’informazione è forse giusto dare una telegrafica risposta frugando fra le pieghe di Internet-.

Che spiega: ‘’Casa PaundCasaPound Italia è un movimento politico italiano. Originariamente CasaPound nacque in qualità di primo centro sociale di ispirazione fascista[1][2]; fu fondato a Roma il 26 dicembre 2003 con l’occupazione di uno stabile nel rione Esquilino. Successivamente il fenomeno, diffondendosi con ulteriori occupazioni, mobilitazioni e iniziative di vario genere, divenne un movimento politico.

Nel giugno del 2008 CasaPound si costituisce quindi, come associazione di promozione sociale ed assume l’attuale denominazione CasaPound Italia – CPI.

Inizia così, attraverso un programma politico, l’attività del movimento, che promuove diverse iniziative ed attività. CPI negli anni successivi alla sua costituzione si è diffuso dalla capitale sull’intero territorio nazionale. Pur non riconoscendosi ufficialmente nelle definizioni classiche di destra e sinistra[3], CPI viene comunemente inserita nel panorama dei gruppi e movimenti politici della destra radicale italiana.

Nel 2011 il leader di Casa Pound ha dichiarato: È vero, siamo fascisti. Ma del terzo millennio. »

Secondo lo storico svizzero Aram Mattioli, il fenomeno di CasaPound sarebbe da inserirsi nel rifiorire in Italia di movimenti di destra radicale e revisionista successivamente al 1989, soprattutto allo “sdoganamento” della destra italiana avviata dal primo governo di Silvio Berlusconi del 1994-95 che coinvolse e legittimò il Movimento Sociale Italiano[6]. Una ricerca universitaria presentata all’European Sociological Association Conference nel 2013 mette in relazione la crescita di CasaPound con il periodo di forte crisi economica attraversato dall’Italia[7].

Una caratteristica di questo movimento, secondo il sociologo Emanuele Toscano, sarebbe quello di voler proporre “una diversa interpretazione del fascismo volta a superare la dicotomia destra-sinistra”, differenziandosi rispetto agli orientamenti classici dell’estrema destra[8]. Tuttavia è da rilevare come il rifiuto di una collocazione tradizionale sia stata una posizione molto diffusa nei decenni precedenti per una parte rilevante dei movimenti neofascisti in Italia come il FUAN-Caravella del 1968 e il successivo movimento Terza Posizione, tra i cui fondatori vi era Gabriele Adinolfi, in seguito vicino a CasaPound[9][10]. Secondo lo storico tedesco Volker Weiss “CasaPound è riuscita a creare un ambiente attraente per alcuni giovani fondendo cultura pop e neofascismo”.[11] In una ricerca del think tank inglese Demos CasaPound viene definito come “uno dei più interessanti e ambigui movimenti populisti emergenti in Europa negli ultimi anni”[12].

Il nome, ispirato al poeta Ezra Pound, fa particolare riferimento ai suoi Cantos contro l’usura, alle posizioni economiche di critica tanto al capitalismo quanto al marxismo ed alla sua adesione alla Repubblica Sociale Italiana[13]. I riferimenti politici dell’associazione sono più precisamente legati all’ideologia fascista, con particolare attenzione al Manifesto di Verona, alla Carta del Lavoro ed alla legislazione sociale del Fascismo stesso. Il simbolo scelto è una tartaruga stilizzata, dal guscio ottagonale.

La prima occupazione fatta utilizzando il nome CasaPound, fu quella del 26 dicembre 2003 a Roma da parte di un gruppo di giovani facente riferimento all’area ONC/OSA (acronimo di “Occupazioni Non Conformi e Occupazioni a Scopo Abitativo”) e provenienti dall’esperienza precedente di CasaMontag alle porte di Roma. L’edificio, un ex palazzo governativo al nº 8 di via Napoleone III, è diventato in seguito la sede nazionale del movimento e dell’associazione CasaPound Italia. Nel 2010 vivono a CasaPound 23 famiglie per un totale di 82 persone.[1][14]

CasaPound iniziò a trovare visibilità mediatica nel 2004, con interviste ad alcuni suoi aderenti e servizi televisivi nelle trasmissioni Lucignolo, Le Invasioni Barbariche, Matrix e in uno speciale sulla destra radicale romana andato in onda su Current TV Italia.

Domenica scorsa alle elezioni comunali di Bolzano la lista di Casa Pound ha ottenuto un clamoroso 6,70%. Il segno, non esaltante, che gli estremismi tendono a incidere anche in terre ritenute più equilibrate.

RINGHIO

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